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Politica | 12 luglio 2012, 14:45

Imperia: occupazione del giardino in via Cascione, la replica di Mauro Servalli a Fossati

Il coordinatore del circolo SEL di Imperia "Sono convinto che i cittadini sappiano distinguere bene tra chi propone realmente politiche alternative e tra chi tenta di riciclarsi"

Mauro Servalli

Mauro Servalli

"Continuano le ormai quotidiane esternazioni del coordinatore di FLI Giuseppe Fossati in merito all'occupazione dell'immobile, con relativo giardino, di Banca d'Italia in via Cascione. E' interessante ripercorrere l'evoluzione del Fossati-pensiero in merito, considerando che dai suoi comunicati di oggi sembrerebbe che il suo partito fosse stato il precursore da chissà quanto tempo di una vertenza sull'immobile". Ad intervenire sull'argomento è Mauro Servalli, coordinatore del circolo SEL di Imperia.

"Inizialmente - spiega servalli -, infatti, ha incredibilmente additato l'iniziativa come una presunta 'provocazione' in seguito alla sentenza sul massacro della Diaz. Poi, resosi conto della caduta di stile e dell'appoggio che i cittadini imperiesi hanno dimostrato agli occupanti, da navigato politico si è affrettato a compiere un'inversione 180° e a proporre una destinazione improvvisata per un immobile di cui il suo partito fino a sabato non si era minimamente interessato. Solo ieri, infatti, è stata resa pubblica la proposta di FLI di creare un palazzo del lavoro in quella sede. Una proposta comunque positiva, perchè dimostra che l'esperienza dell'Orto Liberato è stata vincente, se anche un partito della destra imperiese si è affrettato a riconoscere che l'idea di fondo dei promotori, cioè restituire quell'immobile a un utilizzo pubblico, era più che valida. Sono convinto, però, che i cittadini sappiano distinguere bene tra chi propone realmente politiche alternative e tra chi tenta di riciclarsi e di purificarsi da anni di 'cattive compagnie'.

Un ultimo commento merita, infine, la sua reazione odierna alla notizia che Banca d'Italia ha annunciato di voler vendere l'immobile. Affermare che se non fosse caduto il Sindaco il Comune si sarebbe sicuramente adoperato a una soluzione positiva per la città sa tanto di un disperato tentativo di buttare la palla in fallo laterale, di agitare le acque di fronte all'evidente difficoltà di evidenziare una prospettiva per le prossime elezioni. Mi auguro che Fossati non voglia basare su questo la campagna elettorale. E' una minestrina riscaldata, agli imperiesi interessano le proposte per uscire dalla crisi in cui si trova la città, possibilmente ragionate e non riciclate in fretta e furia solo per uscire una volta in più sui giornali".

A. Gu.

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