- 28 giugno 2012, 16:29

Tirreno Power: mentre si "tarano" le centraline Arpal, carbone avanti al minimo sindacale?

Mentre si parla e si straparla sui “controlli” e sull’AIA di Tirreno Power, piccole grandi manovre sembrerebbero silenziosamente in atto in quel di Vado - Quiliano. ARPAL non vuole certo farsi cogliere impreparata con i suoi strumenti di avanguardia: giusto ieri, mentre erano in corso i controlli della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) in quel di Pilalunga...

...a pochi metri, la centralina di controllo che giace proprio in quella zona era aperta. All’interno, il tecnico che armeggiava con una specie di compressore a bombola, attorno agli strumenti. Alcuni come i Philips Automation, avevan tutta l’aria di esser diversamente accesi, forse per faggiunti limiti di età. Ma ci sbaglieremo noi.

Oggi invece era la centralina di Vado - via Aurelia ad avere la porta aperta. Questa volta il tecnico - più giovane - non era all’interno ma addirittura sopra.



Alla vista della macchina fotografica un gesto, un fischio diversamente garbato e la porta che si chiude con un secco slam!



Poco più avanti in direzione Savona i bene informati ci avvisano che gli scarichi delle acque di raffreddamento della centrale alla foce del torrente Quiliano, sono stranamente... “fiacchi”. Ci andiamo ed in effetti il volume delle acque in uscita pare esser la metà scarsa di quello normale.

Eppure siamo in una giornata lavorativa, in un orario nel quale l’assorbimento non è certo basso. I gruppi a metano non emettono vapori, mentre da quelli a carbone e dalla ciminiera fuoriesce un minimo alquanto sindacale.



Tanto era ed è, tanto dovevamo ai lettori più attenti.
Chissà.

Sn