Attualità - 26 giugno 2012, 08:50

Sanremo: è tornata al suo antico splendore, dopo un lungo restauro, un'opera dei Padri Cappuccini

Si tratta di un dipipnto ad olio su tavola raffigurante 'La Madonna Addolorata con Gesù Cristo morto', custodito sul retro della nicchia dell’altare maggiore nella Chiesa di San Francesco.

Dopo un lungo e laborioso restauro è ritornata al suo antico splendore l’opera settecentesca dipinta ad olio su tavola raffigurante 'La Madonna Addolorata con Gesù Cristo morto', custodita sul retro della nicchia dell’altare maggiore nella Chiesa di San Francesco nel Convento dei Padri Cappuccini in Sanremo.

Il restauro seguito dalla Dott. ssa Francesca de Cupis funzionario di zona della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria di Genova, ed eseguito dal restauratore di beni culturali Alberto Abidotti il quale è intervenuto sull’opera per bloccare il degrado fisico e chimico del supporto ligneo in pino rosso e della superficie pittorica eseguita con la tecnica della pittura ad olio. La tavola con uno spessore di circa 12 millimetri è composta da sei assi disposti in senso verticale ed assemblate sul retro della nicchia con chiodi in ferro posizionati su tutto il perimetro dell’opera ed al centro in senso orizzontale. Si è mantenuto la deformazione di un asse posto verso il centro del dipinto dando origine ad una fessura irregolare (concava e convessa) e risanata con inserti di legno incollati con adesivo vinilico.

La superficie pittorica era offuscata da uno strato di polvere, vernice ossidata ed una pesante ridipintura la quale ricopriva la cornice dipinta, il paesaggio, il manto blu della Madonna e rimossi con solventi e mezzi meccanici (bisturi, ecc.) sotto il controllo della lente e della lampada a raggi ultra violetti. Inoltre, l’indagine stratigrafica (saggi di pulitura) eseguita sulla superficie pittorica ha individuato un’altra cromia più antica e frammentaria sottostante all’incarnato del Cristo, del vestito ed incarnato della Madonna lasciando a vista la mano destra a testimonianza del ritrovamento. Il nuovo supporto ligneo inserito nella fessurazione centrale è stato stuccato e reintegrato con la tecnica del puntinato a sotto tono con colori a vernice senza ripristinare il disegno per individuare l’intervento di restauro.

Il consolidamento delle strato pittorico con colletta animale e termocauterio, la stuccatura e la reintegrazione pittorica mimetica eseguita a velature con colori vernice sulle lacune e sulle abrasioni hanno restituito all’opera una completa leggibilità. L’operazione di verniciatura con funzione protettiva è stata condotta a più riprese. La tempestività del Padre Guardiano ha permesso di procedere al restauro il dipinto e di evitare il continuo deterioramento dello stesso provocato dal tempo. Con il recupero dell’opera si è ulteriormente valorizzato il ricco patrimonio artistico, storico e religioso conservato nella Chiesa e Convento dei Padri Cappuccini.

I Padri Cappuccini ringraziano tutti coloro che hanno sostenuto questa preziosa iniziativa con un contributo.