"Ho lasciato passare la sfuriata dell’IMU e dopo due giorni e mi sono recato alle poste di San Martino a Sanremo per chiudere un conto corrente postale... erano circa le 10.30 e alla mia richiesta - in ufficio c’erano due utenti contro sei, penso impiegati, tra cui il direttore che era effettivamente occupato nella saletta apposita - mi sento rispondere che dovevo passare il 25 giugno e io ho risposto che avevo tutta la mattinata libera, che ero venuto appositamente per chiudere un conto... ho detto di dirmi e che ora potevo passare visto che chiudere un conto si può fare senza tante fisime e visto che non dovevo ritirare soldi o altre problematiche di sorta.
Il motivo di questi appuntamenti, come all’A.S.L., è stato fatto perché gli impiegati devono uscire in orario! Capirei se uno dovesse riscuote dieci buoni o impegnare somme considerevoli, ma per una pratica così semplice non mi sembra il caso... Se si vuole andare avanti seguendo questa burocrazia si va alla rovina... avrebbero dovuto dirmi: firmi le pratiche e la chiamiamo noi; oppure propormi una soluzione più semplice di quella proposta! Ero intenzionato a riaprire un conto in un'altra posta, di cambiare l’operatore telefonico ecc.. Avuto il diniego ho cambiato utente, sono andato alla Banca S. Giorgio di Sanremo... presto detto e presto fatto.
Costanzo Luigi Oliva".