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Politica | 20 giugno 2012, 17:08

Bilancio Comunale di Sanremo: le perplessità dell’ex consigliere Pdl Morini

Bilancio Comunale di Sanremo: le perplessità dell’ex consigliere Pdl Morini
 

"Vorrei esprimere pubblicamente le mie considerazioni, quale ex Consigliere PDL del Comune di Sanremo, dopo aver visto il Consiglio Comunale di ieri sera. In questo momento, tutti sanno perfettamente che il bilancio del Comune è purtroppo viziato dal costante crollo degli incassi del casinò che, dopo anni di proficui contributi, porterà ben poco (o forse nulla) alle casse Comunali; anzi, molto probabilmente sarà il Comune a dover concorrere, per il futuro, al mantenimento della casa da gioco. Da quanto ho potuto personalmente apprendere (da fonti molto “interne” al Comune) mancano – in realtà – ben 20 milioni di euro per il 2011 e la stessa cifra (o forse ancor maggiore) mancherà per il 2013”.

Lo scrive l’ex consigliere Pdl, Matteo Morini che prosegue:  “In siffatta situazione, si è ritenuto opportuno dar corso alla vendita del patrimonio immobiliare di Sanremo, sul presupposto di “raccimolare”, nel triennio, una cifra di gran lunga inferiore all’ammanco di cassa (che TUTTI sanno perfettamente che sarà purtroppo destinata ad aumentare). Per meglio comprendere il reale significato della pratica approvata ieri sera (o, meglio, nelle prime ore di stamattina, quando la maggior parte dei telespettatori era probabilmente già andata a dormire) è come se un imprenditore, che dopo anni di lavoro sia riuscito a costruirsi una casa dove abita con la famiglia, decidesse di venderla per “mettere i soldi” dentro la sua azienda che perde venti milioni di euro all’anno, ben sapendo che l’anno prossimo la perdita sarà ancora superiore; risultato: l’azienda fallirà ugualmente e l’imprenditore si troverà senza azienda e senza casa. Il che è esattamente quello che si è deciso di approvare stanotte (con l’unica differenza che la casa non era di chi ha deciso di venderla ma di tutti cittadini di Sanremo); il tutto, tentando di “spacciare” la pratica come un atto necessario per realizzare non meglio precisati lavori nell’interesse della Città. In realtà – e questo è il mio personalissimo giudizio politico – si tratta dell’ennesimo tentativo di procurasi delle risorse finanziarie per procrastinare al più tardi possibile decisioni che non si ha la capacità – o meglio ancora la volontà – di assumere: non si ha, in buona sostanza,  il coraggio di affrontare, riducendoli, i costi abnormi della nostra pubblica amministrazione, come ben evidenziato dai soli Consiglieri Avv. Gorlero, Dott. Faraldi e Dott. Nocita (a cui vanno i miei più sinceri complimenti per gli ottimi interventi effettuati nell’interesse della Città".

“Non vorrei  - aggiunge – (ma a pensar male a volte si indovina) che si cercasse di “tirare avanti alla bell’e meglio” sino a quando chi ha attualmente  la responsabilità di amministrare Sanremo avrà probabilmente altri ruoli, lasciando ad altri l’ingrato compito di “tagliare”; il tutto – ed anche questo è un mio personalissimo giudizio politico – per evidenti ragioni elettorali e, soprattutto, per poter in un futuro dire “quando c’eravamo noi i conti erano a posto e non abbiamo lasciato a casa nessuno !” A tutte quelle persone che in più occasioni hanno manifestato stima nei miei confronti, rammaricandosi del fatto che mi ero dimesso, mi permetto dire un sola cosa: svegliatevi!”

 

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