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Politica | 19 giugno 2012, 22:40

Sanremo: Donzella su piazza Colombo "Scelte casuali motivate solo dall'apparire". Leuzzi (Pdl) "Il puc è una vecchia eredità"

Anche il secondo ordine del giorno su piazza Colombo è stato, infine, respinto con 16 voti contrari, 9 favorevoli e l'astensione di Massimiliano Moroni del Pdl.

Massimo Donzella

Massimo Donzella

Dopo la bocciatura del primo ordine del giorno sul restyling di piazza Colombo, il consiglio comunale di Sanremo ha trattato il medesimo argomento in seguito ad un nuovo documento esposto dal consigliere Massimo Donzella.

"In un momento in cui manca il Puc e in cui assistiamo a scelte del tuto casuali motivate solo dall'apparire - ha detto Massimo Donzella - abbiamo voluto presentare questo ordine del giorno per sensibilizzare la necessità di procedere con scelte che siano a vantaggio della città dal punto di vista urbanistico e turistico. La piazza è sempre stata considerata il centro della democrazia, a Sanremo è invece luogo di sperpero di denaro pubblico. Un luogo, infatti, che dovrebbe rappresentare il centro di aggregazione e di attrazione, mentre in questa città gli interventi sulle piazze hanno sempre causato problemi di malagestio". 

"Piazza Colombo, centro da cui parte la via dei negozi, del Festival e del Casinò, con i lavori di questi giorni si sta trasformando in una sovrapposizione di materiali che la rendono un luogo privo di identità e soprattutto totalmente inadeguato per una città come Sanremo - ha detto Donzella - Come si può pensare di aggiungere materiali del tutto stonati, quali l'erba sintetica e un legno di second'ordine, in un luogo che dovrebbe invece rappresentare un momento di sintesi dell'identità della città con fontane, fiori, e riferimenti al mare e alla musica ?".

"E pensare che questo era stato per il sindaco di Sanremo forse il più importante dei progetti da realizzarsi nei primi cento giorni, come più volte sbandierato ed ovviamente mai realizzato - aggiunge il consigliere comunale d'opposizione - Questi materiali e queste scelte, prive di identità e di significato, potrebbero eventualmente essere utilizzati in un paese di montagna o di campagna come parco giochi o fiera, ovviamente sempre come scelta provvisoria, temporanea e limitata nel tempo".

"Piazza Colombo, invece che il salotto della città, sta quindi diventando una stazione di periferia senza identità - prosegue Massimo Donzella - Anziché studiarla e renderla consona alla nostra città si va avanti solo con palliativi, in questa maniera si darà il benvenuto ai turisti con uno spazio urbano di terz'ordine. Ma quel che è più grave è la cattiva gestione del denaro pubblico, poiché si parla di diverse decine di migliaia di euro che si aggiungono ad una serie di errori, clamorosi e consecutivi, realizzati in questi tre anni".

Massimo Donzella, oltre a quelli di piazza Colombo, critica alcuni interventi attuati in passato in altre piazze della città. "Prima con piazza Eroi Sanremesi che per ben tre volte è stata modificata creando pericolo alla circolazione e confusione, con una rambla pedonale in mezzo alle macchine che sfociava in un incrocio - spiega - Una vera follia, anche questa costata 100 mila euro. Si è poi passati a piazza Borea d'Olmo, che era la piazza del teatro, luogo di cultura e di socializzazione, la cosiddetta agorà greca. Che cosa è stato fatto ? Anche qui nulla, senza idee, senza programmi e senza risorse. Sono stati tolti circa 200 posti auto senza pensare ad una trasformazione che, unitamente a via Matteotti, potesse essere omogenea con una destinazione conforme alla vocazione di un tempo, quindi della musica e dell'incontro".

"Infine vorrei parlare di piazzale Dapporto, altra scelta incomprensibile ed infelice che ha bloccato la possibilità di decongestionare la città. Ma su questo probabilmente, per tutto quello che è accaduto e che accadrà, non si dovrebbe ricorrere ad alcune righe, ma ad interi verbali che poco hanno a che fare con un intervento di cronaca - ha detto Donzella - Scelte così singolari, che non hanno una visione di insieme e non tengono conto del nuovo Puc, nascono da una grande improvvisazione e da una rincorsa all'apparire".

"Noi abbiamo necessità di idee che invece nascano da una capacità amministrativa, da una programmazione e da una cultura di natura urbanistica che invece non sono presenti nelle scelte attuate da chi guida l'Amministrazione Comunale e che hanno solo comportato un dispendio di risorse per centinaia di migliaia di euro. A fronte di tutto questo cosa si fa ? - conclude la sua critica massimo Donzella - Si vende il patrimonio della città. La nostra è l'unica città che, dopo 3 anni di amministrazione, non vede alla luce nuove vere opere pubbliche. Questa è una cosa che Sanremo non si può permettere".

"Il puc è ormai un'eredità che purtroppo ci si tramanda di padre in figlio - ha replicato il consigliere Paolo Leuzzi del Pdl - Non mi sembra che prima queste piazze brillassero di luce propria. Erano piazze normali adibite a parcheggi, come piazza Eroi e piazza Borea d'Olmo. Quindi strada se ne è fatta. Io non credo che un sindaco si debba peroccupare della qualità del legno usato nel parquet, ci sono degli uffici apposta. Ritengo quindi che non si debba mettere in croce il primo cittadino".

L'ordine del giorno è stato, infine, respinto con 16 voti contrari, 9 favorevoli e l'astensione di Massimiliano Moroni del Pdl.

Federico Marchi

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