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Politica | 16 giugno 2012, 16:58

Imperia: Giuseppe Fossati (FLI) replica a Giuseppe Zagarella (PD) sulla vicenda PUD

Giuseppe Fossati

Giuseppe Fossati

L'ex capogruppo di FLI in consiglio comunale ad Imperia replica all'ex capogruppo del PD Giuseppe Zagarella sulla questione PUD e i locali della "Movida".

"Leggo - scrive Fossati - l'intervento di Zagarella, caratterizzato dall'usuale eleganza di stile e signorilità di toni e non credo sia il caso di replicare se non per dirgli che io le carte non solo leggo, ma anche le conservo...ivi comprese quelle firmate da lui che, stranamente visto il ruolo di Savonarola 'de noiartri' che si e' cucito addosso, assolutamente inflessibile e pronto a denunciare anche chi getta una carta per terra, ha sempre avuto un atteggiamento molto morbido sul tema in oggetto. Si vede che, per chi ha un ruolo molto forte in maggioranza, avere un consulente della minoranza qualche vantaggio lo da. Quando io, dalla maggioranza, volevo che le violazioni alle normative sui rumori (che avvelenano la vita dei residenti e si possono evitare affidandosi a consulenti seri che consiglino i giusti interventi) fossero sanzionate anche con la decadenza della concessione, il Savonarola di Castelvecchio si adoperava per una maggiore 'comprensione' cristiana per quei poveri peccatori, che, incidentalmente, erano suoi clienti. Succede. Chi non vorrebbe una minoranza così?

Detto ciò nel merito della questione, ribadisco che l'approvazione  del PUD (Piano di Utilizzo Demaniale) da parte del Commissario Prefettizio di Imperia, con i poteri del Consiglio Comunale, nella stesura licenziata dalla Giunta Strescino e che il Consiglio Comunale non ha potuto esaminare e modificare, è una sciagura per la Città di Imperia.

Il PUD approvato, infatti, - prosegue Fossati - non prevede più, come la versione del 2006 emendata su richiesta di AN, nella persona del capogruppo del tempo (ossia il sottoscritto), che tutti gli stabilimenti balneari, purché rispettino la normativa anche sull’inquinamento acustico (pena la decadenza della concessione), possano tenere la sera intrattenimenti musicali.

Al tempo, avevo sostenuto ed ottenuto una modifica in tale senso: o tutti o nessuno, purché si rispetti la legge.Tale previsione, nel nuovo PUD è scomparsa.

Oggi, in base al nuovo PUD, ci potrà essere una sola discoteca sulla spiaggia ad Imperia, in località Prino; una spiaggia evidentemente più meritevole delle altre,per motivi che sfuggono all’umana comprensione (ma che io, come Zagarella, ben conosco, conoscendo la genesi di quella 'discoteca')

Tutto ciò è semplicemente assurdo e, mi si consenta, scandaloso.

Un danno enorme per una città che vuole darsi una vocazione turistica, un danno enorme per gli operatori del settore, un danno enorme per i dipendenti dei locali interessati.

Chi è il responsabile di questo disastro? Certamente non il Commissario Prefettizio, lo dico chiaramente: il Commissario si è limitato ad adottare un piano di utilizzo demaniale predisposto ed approvato da altri(la maggioranza uscente) e che altri (i consiglieri dimissionari di PdL, Pd, Lega, Udc, Lista per Imperia, Sel e Rifondazione Comunista, ossia tutti i partiti tranne FLI) hanno scelto di non esaminare e, eventualmente modificare.

Leggo ora che una importante associazione di categoria ha incaricato l’Ing. Zagarella di studiare osservazioni da presentare per la modifica.

 

Tale incarico ha del paradossale: l’Ing.Zagarella non è quel Giuseppe Zagarella che era capogruppo del PD e che, insieme ai suoi colleghi di cordata di SEL, Rifondazione Comunista,  PdL, Lega, Udc,  Lista per Imperia ha deciso di far cadere il Consiglio Comunale che avrebbe dovuto esaminare ed approvare il PUD? Si dà l’incarico di presentare le osservazioni a chi ha rinunciato a contribuire ad elaborare il PUD che oggisi vuole modificare. Una brillante idea, anche perché Zagarella quel PUD lo aveva già visto prima e, da “esperto del settore” e consulente dell’unica discoteca autorizzata, aveva ritenuto, evidentemente, che andava bene così.

Ne abbiamo sentito e, nei prossimi giorni, ne sentiremo di tutti i colori: fantasiose interpretazioni di norme complesse e spesso poco chiare, forzatura interpretative di tutti i generi, richiami a norme che non sono più operative, non sono ancora operative e non è detto che lo diventino, furberie dirette a sostenere che non è così, che nulla è cambiato.

Parole. Solo parole.

I fatti sono due:

-i dirigenti competenti (demanio e commercio), unici titolati ad applicare tale normativa, interpretano il PUD in questo senso: nessuna discoteca sulle spiagge di Imperia, salvo una fortunata, ed hanno già cominciato ad applicare tale interpretazione.

-si è persa un’occasione per dare una regolamentazione chiara ed univoca al settore, di mettere paletti rigidi a tutela dello sviluppo del turismo e della vivibilità della città; in altri termini a fare ciò che eravamo stati eletti a fare: amministrare con coscienza e serietà questa città.

Un disastro, - termina Fossati - ma una cosa è certa, avevamo ragione noi di FLI quando ci appellavamo al senso di responsabilità, sollecitando tutti i partiti ad andare avanti qualche mese per approvare pratiche importanti, tra cui proprio il PUD.

Che ingenui, a pensare che amministrare una città capoluogo di Provincia non sia come giocare a monopoli o fare i Savonarola 'de noiartri '.

 

Giuseppe Fossati

Gabriele Piccardo

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