Attualità - 11 giugno 2012, 14:25

Sanremo: gestione acqua pubblica. Ad un anno dal referendum l'allarme del Cimap “Tentativi di salvaguardare i privati”

Il coordinamento imperiese per l'Acqua Pubblica è tornato davanti al simbolo della campagna referendaria con uno dei sindaci firmatari, nonché oggi tra i membri del Cda dell'Aato, Vincenzo Genduso, per chiedere che venga rispettato quanto deciso dai cittadini.

L'incontro davanti alla fontana 'Zampillo' di oggi

L'incontro davanti alla fontana 'Zampillo' di oggi

“Ci sono stati molti rimandi per definire il futuro della gestione dell'acqua in provincia e sulla società che dovrebbe farlo. Siamo preoccupati di non vedere rispettato il voto del referendum”: così il referente del Coordinamento imperiese per l'Acqua Pubblica, Giorgio Caniglia, ha ribadito quest'oggi davanti alla fontana 'Zampillo' a Sanremo la posizione del Cimap sulla gestione del servizio idrico.

Ad un anno dalla vittoria del Referendum, il coordinamento è tornato davanti al simbolo della campagna referendaria con uno dei sindaci firmatari, nonché tra i membri del Cda dell'Aato, Vincenzo Genduso, per chiedere che venga rispettato quanto deciso dai cittadini: la gestione pubblica del servizio idrico e l'eliminazione del profitto dalle tariffe. Secondo il Cimap infatti ad oggi vi sarebbero stato forti tentativi di 'salvaguardare' le gestioni attualmente affidate ai privati. L'assemblea dei sindaci ha votato per una gestione in provincia da parte di una società consortile totalmente pubblica, ma per il Cimap, questa rischierebbe di essere una 'scatola vuota' lasciando l'effettiva gestione del servizio idrico in mano alle attuali società partecipate dai privati con un aggravio di costi.

“Siamo qui perchè il 6 giugno c 'erano tutti quei Sindaci che hanno firmato per l'acqua pubblica – ha aggiunto Caniglia – oltre al fatto che qualcuno voglia mantenere le società private presenti, rischiamo anche in futuro che avvenga la remunerazione del capitale investito, cioè con il profitto per chi gestisce questo servizio. Il tutto è in totale disaccordo con il mandato referendario. Se i sindaci non rispettano le volontà dei cittadini io dico che si dimettano”. “L'Aato ha deliberato una forma di gestione in provincia di Imperia dell'acqua che sarà con una società pubblica in house – ha aggiunto il sindaco Genduso – C'è stata una proposta di deliberazione da parte di 25 comuni, sulla quale c'era accordo anche con il comune di Sanremo, di costituire questa società pubblica partendo da quelle società pubbliche già esistenti con patrimonio consolidato ed esperienza, ovvero Secom e Amaie. Ora c'è questa proposta di deliberazione di costruire una società pubblica con una società consortile nata da queste due società. Questa proposta verrà portata all'attenzione entro fine giugno nell'assemblea e si discuterà di due punti: sulla forma di gestione della società consortile pubblica e se le società private o miste hanno diritto a proseguire nella gestione dei servizi. E' un aspetto sul quale il referendum ha dato un indirizzo oltre ai pareri di organi che hanno espresso loro contrarietà su questo. Noi vorremmo che Aato deliberasse in questo senso”.

Durante l'incontro il Cimap ha quindi chiesto al consigliere Marco Mauro, in rappresentanza del sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato assente per impegni istituzionali, di far chiarezza sulla posizione del Comune in merito alla gestione e in base anche alle ultime evoluzioni sulla cessione di quote dell'Amaie ai privati. “Il sindaco l'anno scorso era qui a sostegno dell'Acqua Pubblica e oggi siamo qui per dimostrare che si siamo – ha sottolineato Marco Mauro – Capisco le preoccupazioni, faremo un incontro per chiarire la situazione”. “La posizione in assemblea di Sanremo non è stata sempre così chiara come il 6 giugno 2011 – ha aggiunto Robert Von Hackwitz di Sanremo Sostenibile - chiediamo di darci una risposta definitiva sul futuro di Amaie e sulla cessione di quote ai privati”.

 

Silvia Iuliano

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