Attualità - 11 giugno 2012, 13:37

Bordighera: vicenda della Fondazione Pompeo Mariani, l'amarezza del presidente Carlo Bagnasco

"Vedersi sotto pignoramento una villa del valore accertato di 16 milioni di Euro, per un debito presunto, e tutto da verificare, di un milione di Euro, non è certo il massimo"

Bordighera: vicenda della Fondazione Pompeo Mariani, l'amarezza del presidente Carlo Bagnasco

Carlo Bagnasco, Presidente Fondazione Pompeo Mariani, invia alcune considerazioni riguardo "all'assurda vicenda che sta coinvolgendo la Fondazione".

"Nel 1964 il Dr.Angelo Giribaldi Laurenti, in allora Presidente dell'Azienda Autonoma del Turismo di Bordighera, dedicava alcune pagine alla figura di Pompeo Mariani e in conclusione così diceva a proposito di Villa Mariani e dell'Atelier dell'Artista: 'Questo vero e proprio Museo, rappresenta una rarità ed una raccolta stupenda di uno dei più grandi pittori ottocentisti, che abbiano onorato l'Italia nel periodo in cui l'attenzione artistica era attratta quasi esclusivamente dalla scuola francese.... lo Studio di Mariani è la testimonianza di una intera vita passata al servizio dell'ideale e dell'ispirazione'.

A 48 anni di distanza la Villa e l'Atelier esistono ancora con le loro preziose collezioni e ancora intatto è l’ampio Parco, dove dipinse Claude Monet. Tanto si impegnò il compianto Notaio Pompeo Lomazzi,affinchè giungesse sino a noi questa importante realtà. Tanto fece Stefania Scevak, erede del Notaio Lomazzi,affinchè questo pezzo di storia italiana, potesse continuare con la creazione di una Fondazione che tutelasse il luogo e l'Artista.

Qualcosa ho cercato di fare anch'io sia come Presidente della Fondazione Pompeo Mariani, sia come erede universale dell'Artista. Non potevo certo tradire la volontà di queste persone che mi hanno preceduto, pur non avendo alcun vincolo giuridico od imposizione testamentaria.Ho voluto lottare affinchè l'Artista assurgesse nuovamente all'attenzione mondiale, come lo fu in vita, affinchè la sua casa, il suo Atelier, il suo Parco, rimanessero intatti e preservati per sempre. Non avevo fatti i conti però con una realtà avversa, con un nemico spesso invisibile, che ha sempre tramato contro. La lotta è stata dura e continua ad esserlo. A volte sono stupito per tanto accanimento, per la derisione e la sufficienza con la quale si rivolgono a me alcuni personaggi e per una così forte ostilità nei miei confronti. Non riesco a capire e mi sembra di vivere su un altro pianeta.

Dalla brutta vicenda che dal 2004 ormai coinvolge me e l'intera mia famiglia, ho tratto però dei preziosi insegnamenti e ho capito, che non bisogna fidarsi ciecamente ed aprirsi completamente agli altri ,errori fatti perché entusiasti di quello che si sta facendo e felici di condividerlo con gli altri. Il momento che stiamo attraversando non è certo dei migliori. Vedersi sotto pignoramento una villa del valore accertato di 16 milioni di Euro, per un debito presunto e tutto da verificare, di un milione di Euro, non è certo il massimo. Vedere messi in discussione 15 anni di duro e proficuo lavoro, non ci fa certo felici. Vedere messa a rischio una biblioteca di 30.000 libri, 70.000 documenti, 4.000 foto d'epoca, 5.500 opere d'arte di vario genere, migliaia e migliaia di oggetti ricchi di storia, credo possa essere fonte di forte preoccupazione. Vedere quanto sia faticoso racimolare quel milione di Euro, per evitare che Villa Mariani vada perduta, non è certo un gran bene. Vedere persone proporti dieci per ciò che vale cento, è umiliante ed avvilente, sapendo con certezza, il vero valore di quello che si ha.

Sapere di possedere una riserva aurea e tanto altro, tale da estinguere in pochi secondi il presunto debito e non poterne usufruire, è cosa da fare uscire di senno. Vedersi considerati come 'mitomani' e 'privi di credibilità', vedersi trattati senza rispetto e non avere riconoscenza alcuna dei propri meriti, è qualcosa di veramente atroce. Vedere attaccare sotto il profilo economico un’intera famiglia, le persone a lei vicine, colpendo anche persone deboli ed indifese, per età o malattia, è fonte di forte e grande preoccupazione e d’ angoscia, perché tutte queste persone hanno l’unica colpa, di avermi sempre sostenuto, in ogni modo, con enormi sacrifici, in questa avventura, che ritengo nonostante tutto, straordinaria. Vedersi continuamente negare un importante contributo, a noi spettante, per i restauri dell’Atelier del Pittore Pompeo Mariani, come edificio vincolato dalla Soprintendenza ai beni Artistici e Culturali della Liguria, somma che potrebbe risolvere in parte la nostra posizione debitoria, ci fa rabbia e ci fa sentire impotenti contro una burocrazia lenta e defatigante.

Vedere non riconosciuto nemmeno un Euro, per i danni subiti dall’alluvione del settembre 2006, danni ammontanti a più di 130 mila Euro, è triste e tale da indurre a non andare più avanti. Eppure, ci siamo sempre rimboccati le maniche, abbiamo deciso di proseguire e di dare ancora battaglia. Perchè ci siamo accorti, che in un periodo così difficile, per il nostro Paese,le visite in Villa Mariani, sono aumentate del 10%, e l’interesse per questo sito, aumenta giorno dopo giorno, e lo stesso Artista, viene sempre più conosciuto anche all’estero.

E’ per questo, che Villa Mariani, fa gola a tanti, anche perché, per strutture di questo genere, sono in vista importanti finanziamenti europei, e lo sanno bene gli addetti ai lavori. Abbiamo reso pubbliche tutte le nostre vicende, abbiamo senza vergogna, dichiarato le nostre problematiche, abbiamo dovuto, con grande preoccupazione dare dei valori e comunicare l’entità del nostro patrimonio, per rendere evidente ai più scettici che c’è qualcosa che non quadra. 

Dopo la valutazione certa di Villa Mariani, ci siamo da tempo attivati per avere stime sempre certe di tutto il restante patrimonio immobiliare e di quello storico-artistico. Quindi abbiamo deciso di alienare, tutto ciò che non è fondamentale per il 'Museo, Casa di Artista, Pompeo Mariani'. Casa Museo, già da tempo riconosciuta, come una tra le più importanti, ancora sopravvissute nel mondo.

Questo è il nostro dono per Bordighera, cittadina, come detto più volte, nei nostri confronti,un po’ matrigna, ma nonostante tutto, l’abbiamo continuata ad amare, perché qui, abbiamo conosciuto anche persone straordinarie e ricche di cultura, che ci hanno sempre detto di continuare e di resistere, e noi le abbiamo prese in parola e continueremo a lottare".

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU