Eventi - 02 giugno 2012, 10:42

Pieve di Teco: stasera l'incontro su consumi e stili di vita sostenibili

Numerose sinora sono state le adesioni alla conferenza “Consumi e futuro”, che si terrà a Pieve di Teco sabato 2 giugno, al SAACS ore 21, in occasione di Istruzioni per il Futuro - Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. La conferenza, tenuta da tre giovani dottori in scienze naturali che parleranno dei loro studi e delle loro esperienze in tema di ambiente, è un’occasione per riflettere su quale sia il rapporto tra l’uomo e l’ambiente e quali possano essere le strategie individuali e politiche da applicare per costruire insieme un mondo più sostenibile e giusto.

Il Dr Stefano Brighenti, nella sua presentazione dal titolo “L’impronta dei nostri consumi”, illustrerà quali sono le reali esigenze di risorse naturali da parte delle nostre economie, i cui ritmi di sfruttamento superano in modo sempre più marcato quelli di rigenerazione naturale degli ecosistemi. “E’assurdo che l’imperativo dominante sia la crescita infinita, quell’utopia distruttiva che non fa i conti con quelli che sono i limiti fisici del nostro pianeta nel fornire le risorse ed assimilare i nostri rifiuti, e che sta portando al collasso sociale ed ambientale: il Pianeta in cui viviamo è uno solo, ma alcuni Paesi si stanno comportando come se ne avessimo a disposizione addirittura tre o quattro!”, afferma Brighenti.

La risorsa acqua può essere considerata come un indicatore del rapporto tra uomo e ambiente. L’incontro affronterà infatti il tema dell’ “impronta idrica”, ovvero dei volumi di acqua dolce realmente necessari per il nostro sostentamento. "Pochi sanno che la maggior parte dell’acqua consumata da una persona è legata alla produzione del cibo e dei prodotti acquistati. Avreste mai pensato, ad esempio, che dietro alla produzione di un singolo pomodoro si nasconde lo sfruttamento di ben 50 litri d’acqua? - spiegano gli organizzatori - L’ambiente e gli ecosistemi, se ne parla spesso e si sostiene la necessità di tutelarli: da essi la società umana trae dei servizi indispensabili per la propria sopravvivenza. Ma, in un tempo in cui tutto è merce e in cui tutto ha un prezzo, spesso vengono considerati come qualcosa privo di valore e sperperati. Come affrontare il problema: ha senso cercare di attribuire un valore economico all’ambiente o questa soluzione è solo l’ennesimo sintomo della malattia che lo minaccia, per cui è opportuno cercare nuove strade?"

Questi interrogativi saranno affrontati dal Dr Andrea Morten nella sua presentazione dal titolo “Ambiente: risorsa economica o bene comune?”  Quali possono essere le vie di uscita da un modello di società sempre più distruttivo ed iniquo? Come realizzare concretamente una società dei beni comuni? La Dr.ssa Sara Mesiti concluderà l’incontro presentando alcune “Esperienze di sostenibilità”, tratte da sei mesi di volontariato a Suderbyn, un ecovillaggio di recente inaugurazione nel sud della Svezia. La creazione di ecovillaggi si è affermata negli ultimi decenni in risposta al degrado ambientale ed alla disgregazione sociale, e i loro abitanti godono di una buona qualità della vita coniugata ad un basso impatto ambientale, grazie alla messa in atto di buone pratiche come la riduzione al minimo della produzione di rifiuti, il risparmio idrico ed energetico, ed anche ad un ritrovato senso di comunità. Gli ecovillaggi costituiscono anche laboratori per la sperimentazione e la promozione di tecnologie per la sostenibilità, sia nuove che riscoperte, tra cui – a Suderbyn – le cucine ad energia solare, le costruzioni eco-compatibili con l’impiego di materiali naturali (balle di paglia, argilla), tecniche agricole e di pianificazione del paesaggio basate su tecniche di agricoltura biologica.

Stefano Michero