Ambrones. Ambroni, tribù d’origine germanica. Secondo alcuni studiosi
deriverebbe da “Venditore d’ ambra” > Ligure. Nella battaglia di Acquae Sextiae, attuale Aix en Provence, nel 103a.C. la tribù Cimbrica degli Ambrones si scontrarono con le legioni di Caio Mario.
I barbari andarono all’attacco al grido Ambrones, sullo scudo era raffigurato il cigno. Dalla parte romana si alzò lo stesso grido Ambrones: erano i Liguri che combattevano alleati dei Romani. I liguri contro i lontani parenti s’infuriarono più del necessario e furono proprio loro che portarono i romani alla vittoria.
Nel libro dell’ Esodo XXVIII-19. Nella descrizione dei paramenti sacri del gran sacerdote: l’Efhad sul petto quattro file di dodici pietre preziose. Nella prima fila: sardonice, topazio e smeraldo. Nella seconda il rubino, zaffiro e berillo. Nella terza: Ligurio, agata e ametista, ecc...
In greco Liggurio o Lugcurium o Ligcurion vuol dire ambra e ha la stessa radice di Lig > ligure. I Liguri si erano specializzati nel Mediterraneo come venditori di ambra, simbolo dell’immortalità, non è una vera pietra preziosa, ma il prodotto di un'alchimia naturale che nel corso di milioni d'anni ha creato resine fossilizzate. Di fatto è stata la prima pietra preziosa della storia e ha la fama di avere proprietà miracolose.
L'ambra si elettrizza per sfregamento, per questo gli antichi pensavano che avesse effluvi benefici tenendola a contatto del corpo. I Liguri si estendevano dai Pirenei al Tirolo. Dall’Arno al Rodano e lungo il Bodingo, il Po.
Questo popolo non è scomparso, anzi con tremila anni di storia è riuscito a dare alla luce due piccolissimi stati: il Principato di Monaco e quello di Seborga. Agli sposi Marlene e Alberto i nostri più sentiti auguri, i vostri figli siano numerosi come gische d’ina cauza d’uive.
Riscopriamo i nostri nomi del mese di maggio e giugno
Maggio
SAN GIACOMO E FILIPPO. GIACOMO > Giacumu, Giacumìn, Già, Mimu, Mimin (Bad). Mumìn e Mumina (Loano). GiacurèVentimiglia) FILIPPO> Filì, Filipottu, Filipò (Bad). Filipù, Filipén, Felù, Lipén (Porto). 1 - MADONNA DEL BUON CONSIGLIO. Chiesa Madre dei seguenti paesi: Riva Ligure, Pompeiana e Santo Stefano. 14 -SANT’AMPELIO. Ampégliu. Patrono di Bordighera. Secondo la tradizione il santo fabbro anacoreta dalla Tebaide portò il seme della palma e il seme più sublime della parola di Dio. Il corpo fu dato in pegno dai Bordigotti ai Sanremesi per riscattare i prigionieri di guerra. Sucessivamente fu trasferito a Genova. Il Card. Siri, nel 1947, restituì la reliquia che venne traslata nel sepolcro di Bordighera. Abitanti di Taggia: Tagiaschi, int’ u paìise, Castelìn, nelle frazioni: Pamparà: Pamparòli, Maberga: Maberghìn.
Giugno
10 - CORPUS DOMINI. “U giurnu du Segnù si infioravano i carùgi, dove transitava la processione, con tappeti di petali di ginestre e di rose. Dai balconi, drappi e “drubéti” (copriletti) ingentilivano le case.
24 - S. GIOVANNI BATTISTA. Patrono della città di Genova, che ne conserva le reliquie (GIOVANNI > Gio Batta, Battista, Batì, Batistèn, Batistòlu, Bacì, Bacicìn, Bacìccia, Titòlu (Bad). Giamba, Bacì, Baciccia, Bacciciollu, Bacicén, Baciciarellu, Batì, Batitta, Batistén, Tistu, Titu, Titòllu (Porto). GIOVANNA BATTISTA: Battistina, Battinetta, Tina (Bad-Loano-Porto San).
29 - SAN PIETRO E PAOLO. Pietru, Petrìn, Peiru, Petrò, Petrìn (Bad). Peù, Peìn, Pédru, Pedrittu (Loano). Petrén, Petrùcciu, Petrù, Perù, Petrò, Petrulén (Porto) PAOLO > Paulu, Paulin. PAOLA > Paulì, Paulinéta.