Senza Autorizzazione Integrata Ambientale i comuni di Vado e Quiliano non hanno intenzione di discutere. E forse questa volta i cavalieri del carbone l'han capita.
L'incontro svoltosi stamane tra i tecnici delle varie parti verteva proprio su questo. Le modalità con cui ottenere questa autorizzazione.
In soldoni: analisi ambientale completa e approfondita su tutto il territorio prima di parlare di aggiunta di inquinamento (o almeno questa è l'idea che hanno le amministrazioni locali interessate, Tirreno Power è facilmente intuibile che ne avrebbe fatto volentieri a meno).
La riunione però ha visto l'ennesimo rinvio: i tecnici inviati dalle amministrazioni locali vogliono l'applicazione delle direttive dell'Unione Europea, che l'Italia non ha ancora fatto proprie. Direttive che comprendono alcune variabili che Vado e Quiliano ritengono fondamentali per la tutela della salute dei cittadini, sembrerebbe con l'appoggio, questa volta, anche degli altri rappresentanti istituzionali liguri.
Si potrebbe (ovviamente un condizionale grosso come una casa) arrivare quindi alla stesura di una documentazione concordata tra le parti, sempre che l'ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, accetti la nuova formula.
Nel frattempo però (guarda caso) la questione ha preso una brusca accelerata, dopo che l'allegra comitiva dei cavalieri del tumo... pardon, carbone, sono andati al ministero più volte ad elemosinare l'aiuto dei signori delle banche.