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Politica | 26 maggio 2012, 13:52

Possibile accorpamento Prefettura: la contrarietà di Cisl Funzione Pubblica di Imperia

"Si comincia con la Prefettura per realizzare una sorta di “retrocessione in serie B” di tutta la struttura istituzionale di Imperia e del suo territorio" scrive Maccario

Vittorio Maccario

Vittorio Maccario

“Dopo la presa di posizione assunta dal Segretario Generale Confederale CISL Claudio Bosio, e riportata dagli organi di stampa nei giorni scorsi, riteniamo doveroso e opportuno ribadire anche a nome della Federazione di Categoria del Pubblico Impiego della CISL, la nostra posizione di ferma contrarietà al progetto di ridimensionamento delle Prefettura e degli altri Uffici Periferici del Ministero dell’Interno, così come annunciato dal Governo nell’ambito del programma di Spending Review”.  E’ quanto comunica Vittorio Maccario, segretario generale Cisl Funzione Pubblica di Imperia.

“Questa operazione di accorpamento delle Prefetture nelle province con meno di 350.000 abitanti porta – si legge nel comunicato - a conti fatti, risparmi esigui ma diminuisce il livello di sicurezza dei cittadini e non affronta il destino dei lavoratori coinvolti. Per la nostra provincia si tratta di un passaggio rischioso, si comincia con la Prefettura per realizzare una sorta di “retrocessione in serie B” di tutta la struttura istituzionale di Imperia e del suo territorio. Com’è noto, infatti, l’accorpamento della Prefettura di Imperia porterebbe a un conseguente ridimensionamento anche della Questura, probabilmente assimilata al ruolo, che, anche se importante resta pur sempre minore, di Commissariato,  mentre resta da vedere il destino delle altre strutture dislocate a Sanremo e Ventimiglia. Il progetto del Governo coinvolge inoltre il Provveditorato agli Studi (gli annunci parlano di un ufficio unico nel capoluogo di regione), la Motorizzazione, la Conservatoria, i Tribunali, i Giudici di Pace.

Tale decisione - prosegue Maccario - non è assolutamente condivisibile per nessuno degli uffici interessati , per cui sono in corso, da parte nostra, opportune valutazioni circa le iniziative da intraprendere – contro la chiusura del Tribunale di Sanremo, ad esempio, è stato attivato un percorso di collaborazione della CISL FP con l’Ordine degli Avvocati per la definizione di opportune iniziative, anche comuni, che saranno a breve rese note in un documento della Segreteria Territoriale –.

Invece di aggredire i veri nodi della spesa improduttiva dell’inefficienza amministrativa e degli sprechi e sperperi nella P.A. le misure ridimensionano i servizi ed il livello di sicurezza circa l’ordine pubblico in un territorio di confine, che purtroppo, come è ben noto, presenta notevoli problemi di criminalità e anche di infiltrazioni mafiose. Nei giorni scorsi questa segreteria ha informato con tempestività i vertici nazionali della volontà espressa dal Presidente della Provincia – Luigi Sappa – di non pretendere più dalla Prefettura il canone di locazione, attualmente dovuto. Questa decisione colloca la Prefettura di Imperia, anche sotto il profilo dei costi e dell’economicità, in linea con altre consorelle della Liguria.

Fermissima è poi l’opposizione della CISL Funzione Pubblica riguardo a qualsiasi ipotesi di mobilità forzata del personale interessato al di fuori dell’ambito territoriale. Non è con questi strumenti che si migliora l’efficienza dei servizi e la fruibilità degli stessi da parte dei cittadini, siamo in questo caso nell’ottica esclusiva dei tagli, peraltro scarsamente incisivi sul bilancio pubblico, senza una serie riorganizzazione e valorizzazione delle professionalità. La vertenza viene seguita a livello romano dalla Segreteria Nazionale CISL, che unitamente a CGIL e UIL ha chiesto nei giorni scorsi un incontro con il Ministero dell’Interno ed il Governo. 

Invece di continue voci e fughe di notizie che creano solo confusione e demotivano i lavoratori, gradiremmo vedere il progetto definitivo del Governo e discuterne le ricadute concrete, affrontando i veri problemi ed evitando inutili annunci mediatici. Non escludiamo a questo punto tutte le iniziative di mobilitazione che riterremo più opportune sul territorio, da decidere insieme ai lavoratori”.

 

Silvia Iuliano

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