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Politica | 08 maggio 2012, 07:11

Politica imperiese: l'ipotesi dimissioni congiunte, il cambio di rotta di Strescino che diventa lo spauracchio del centro-sinistra

Eletto in quota Pdl, ora auto-sospeso dal partito di Silvio Berlusconi, Strescino negli ultimi tempi sta, con la sua giunta tecnica, finalmente affrontando le vere problematiche della città.

La minoranza consiliare

La minoranza consiliare

Si ritroveranno forse per caso, o forse no, tutti assieme lunedì prossimo nell'ufficio del Segretario comunale Andrea Matarazzo per rinunciare alla carica che i cittadini di Imperia gli hanno conferito. Stiamo parlando dei 21 consiglieri comunali che, ad oggi, sono intenzionati a sfiduciare il sindaco di Imperia Paolo Strescino. 

Eletto in quota Pdl, ora auto-sospeso dal partito di Silvio Berlusconi, Strescino negli ultimi tempi sta, con la sua giunta tecnica, finalmente affrontando le vere problematiche della città. Il porto, la Seris, il tempo libero estivo, la viabilità, l'Imu sono solo alcuni dei grattacapo che  sindaco ha deciso, centro-sinistra permettendo, di cercare di risolvere.

Il giovane Strescino è però ha toccato tasti e incontrato persone che non doveva incontrare. I lavoratori della Seris a cui ha promesso un serio interessamento alla loro problematica, i lavoratori della Compagnia Maresca di Oneglia e gli esponenti del centro sociale "La Talpa e l'Orologio". Tutti questi, alcuni storicamente, altri per cause di forza maggiore, rientravano, e forse rientrano ancora oggi, nel potenziale elettorato del centro-sinistra/sinistra e il fatto che Strescino li abbia contattati e alcuni convinti avrebbe spaventato le segreterie di partito.

Il verdetto dunque è stato emesso, Paolo Strescino deve cadere e deve farlo subito. Della stessa opinione anche i consiglieri comunali che fanno riferimento a Scajola il quale ha chiesto pubblicamente le sue dimissioni. Dunque potrebbe verificarsi che Carla Nattero (sel) passi la penna a Piera Poillucci o a Marino Arimondi (entrambi del Pdl) oppure che Gianluca Lanteri (Pdl) la passi a Giuseppe Zagarella (Pd) o a Pasquale Indulgenza (Prc). 

Chissà come il loro elettorato interpreterà una situazione del genere, soprattutto quello del centro-sinistra che sta iniziando ad apprezzare l'operato di Strescino e la sua presa di distanza dall'ex ministro Scajola. Forse per i partiti d'opposizione è quello il vero problema, Strescino potrebbe, in caso di elezioni raccogliere consensi nel loro elettorato. Quel che è certo è che ancora 2/3 mesi  di questa politica non può di certo nuocere alla città, anzi. 

Gabriele Piccardo

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