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Politica | 08 maggio 2012, 14:23

Analisi del voto dopo la sconfitta a Taggia: Scajola (Pdl) “Per essere credibili bisogna essere uniti”

Il coordinatore provinciale del Pdl Marco Scajola commenta il risultato elettorale, con particolare riferimento al voto di Taggia. "Dobbiamo smetterla con questo modo di far politica - ha detto - dobbiamo ritrovare l'indispensabile compattezza di un partito che deve diventare il riferimento dei moderati".

Marco Scajola

Marco Scajola

“Ogni qualvolta saremo divisi, e prevarranno personalismi con l'uno contro l'altro, inevitabilmente verremo puniti dall'elettorato”. Inizia così l'analisi del coordinatore provinciale del Pdl Marco Scajola sui risultati emersi dalle urne di Taggia che hanno confermato alla guida del Comune il sindaco uscente Vincenzo Genduso. Il centrodestra, ed il Pdl in particolare, si è infatti presentato agli elettori con due differenti liste con i candidati Mauro Albanese e Massimo Alberghi. Situazione che ha frammentato i voti favorendo la lista di Genduso.

“A Taggia è accaduto quello che si temeva, visto che l'alternativa a Genduso si è divisa in due grosse liste – prosegue Scajola - La dimostrazione del dato elettorale è che Genduso era assolutamente battibile e che pur avendo amministrato per 5 anni non ha avuto un grande risultato elettorale. Quello che lo ha favorito, ed è sotto gli occhi di tutti dati alla mano, è la evidente spaccatura che c'è stata e che ha portato alla nascita di due grandi liste tra Albanese ed Alberghi. Credo che sia importante per il futuro fare tesoro di quanto è accaduto. Mi rivolgo ovviamente a quelle persone che fanno politica riferendosi al Pdl e a ciò che può rappresentare questo partito, che quindi d'ora in avanti si lavori con la convinzione massima del concetto che: uniti si vince mentre se ci dividiamo inevitabilmente diventiamo meno credibili, alimentiamo lo scontro e, di conseguenza, perdiamo le elezioni”.

“All'interno del Pdl a livello provinciale – aggiunge Scajola - ci sono troppe divisioni, una ricerca sfrenata del distinguo e dell'individualismo che rischia di essere penalizzante, bisogna lavorare con umiltà, al servizio della gente, per confrontarsi in maniera unita e quindi potersi presentare credibili all'elettorato”.

“L'intenzione mia e dell'amico Marcello Pallini, con il quale dalla metà di Febbraio stiamo seguendo le vicende del Pdl provinciale, è proprio quella di lavorare, nonostante le tantissime difficoltà ed i tantissimi ostacoli, per raggiungere questo difficile ma unico obiettivo che tutti noi dobbiamo impegnarci a raggiungere. Dobbiamo smetterla con questo modo di far politica - ha concluso Marco Scajola - dobbiamo ritrovare l'indispensabile compattezza di un partito che deve diventare il riferimento dei moderati, anche a livello locale".

Federico Marchi

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