Politica - 08 maggio 2012, 11:30

Elezioni amministrative di ieri: il commento al voto di Giuseppe Fossati (FLI)

"L’analisi del voto di Futuro e Libertà sulla tornata amministrativa nella nostra provincia è assai agevole. Nell’unico Comune di rilevanza 'politica', ossia Taggia, il dato incontrovertibile è che gli elettori non hanno apprezzato i giochi di palazzo e di partito nonchè le alleanze spurie fondate solo sui personalismi. Non ha premiato la candidatura del PdL Albanese; la riedizione di un film d’epoca che i cittadini non vogliono più vedere, al quale hanno voluto purtroppo partecipare, come un anno fa a Diano Marina e con i medesimi esiti infausti, anche gli amici dell’UDC, i quali hanno ritenuto di abbandonare anzitempo il progetto di una lista comune di area Terzo Polo".

Lo scrive il coordinatore di Futuro e Libertà, Giuseppe Fossati, commentando il voto di ieri. "Allo stesso modo - prosegue - non ha premiato il personalismo e sedicente “nuovismo” del PdL Alberghi, che pur di vincere aveva messo insieme addirittura il coordinatore cittadino del PdL sanremese, esponenti della Sinistra, l’IDV ed altri. E’ stata invece premiata la scelta civica, coerente e moderata di Genduso, scelta ancora più civica dopo la fuoriuscita dei personaggi 'partitici' PdL e IDV che erano presenti nella prima esperienza. FLI si complimenta quindi con il Sindaco Genduso oltre che con chi in quella lista ha riscosso le simpatie del nostro movimento e ritiene che quello “schema” sia indubbiamente di grande interesse e possa rappresentare un esempio da seguire anche in altre città".

"Una breve riflessione anche su Pornassio, dove solo un giochetto francamente poco democratico (lo sdoppiamento della maggioranza uscente in due liste gemelle) ha impedito ad una vera opposizione di essere presente in consiglio comunale. I nostri complimenti però al Candidato di Futuro per Pornassio, cui andavano evidentemente le nostre simpatie, Franco Marini, ed i nostri ringraziamenti agli elettori che gli hanno dato fiducia e gli hanno permesso di conseguire il risultato veramente lusinghiero del 14% circa dei voti. In riferimento al quadro nazionale, è di tutta evidenza come sia finito un ciclo. Il centro destra 'storico' è morto e, riterrei, anche il centro sinistra 'storico' non gode di buona salute; così come il Terzo Polo, occorre dirlo, si dimostra piuttosto gracile.  Il PdL ha ottenuto un risultato molto modesto, inferiore a quello del Terzo Polo dove ha corso unito (come a Genova), e la Lega è tornata a percentuali marginali. L’area che una volta veniva definita 'centro destra' è orfana di riferimenti e di proposte credibili. Quello che Fini aveva previsto nella storica direzione nazionale del PdL del famoso 'che fai mi cacci' si è puntualmente verificato in soli due anni. Occorre elaborare quindi una proposta politica nuova, fatta di volti nuovi, di idee nuove e soprattutto concrete. Occorre archiviare senza rimpianti una fase politica ormai superata, anche in Provincia di Imperia, ultima provincia dell’Impero, feudo nel quale il castello del feudatario che si credeva invincibile manifesta ormai crepe che ne preannunziano l’imminente crollo, con sgomento di vassalli, valvassori e valvassini".

Carlo Alessi