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Al Direttore | 07 aprile 2012, 07:41

Incidenti in moto e velocità sulle strade: il pensiero di un nostro lettore di Sanremo

Incidenti in moto e velocità sulle strade: il pensiero di un nostro lettore di Sanremo

Un nostro lettore, il Dott. A. Lanteri, ci ha scritto per inserirsi nella discussione sulle moto e la viabilità:

"Sono un professionista e mi reco ogni giorno al lavoro da Sanremo a Bordighera. Non posso non essere d'accordo con quanto scritto a proposito delle moto. Premetto che ho guidato anch'io moto di grossa cilindrata, 'pistonate' comprese, e perciò conosco anche l'altro punto di vista. In effetti chi usa la moto lo fa soprattutto per non dover sottostare a code o incolonnamenti, trovarsi in prima fila al semaforo, districarsi negli ingorghi e nel traffico bloccato ed arrivare ovviamente 'prima'. Il prezzo di questi vantaggi è purtroppo quello di dimenticarsi ogni regola del codice, sorpassare oltre la linea, superare le auto sulla destra, fare slalom nelle code o negli incroci passando da sinistra a destra senza problemi. Ho visto sorpassare auto ferme ai passaggi pedonali, non fermarsi alle strisce, bruciare semafori, non fermarsi agli stop o non dare la precedenza quando dovuta, non rispettare i limiti, infilare il cellulare nel casco spesso non allacciato. Ma mai, dico mai ho visto Vigili, Polizia o Carabinieri sanzionare queste infrazioni. I motociclisti godono di una sorta di impunità, non vengono mai fermati, non sono multati nemmeno quando parcheggiano nel posto delle auto o si infilano tra due parcheggiate impedendone l'uscita. Anch'io ho usufruito di queste situazioni ed ora che sono dall'altra parte mi rendo conto di quanto fossero pericolose. E spesso a bordo ci sono anche bimbi anche piccolissimi usciti dall'asilo. In corso Mazzini non esiste moto che proceda ai 50 all'ora: da casa mia sento tirare le marce fino al fuori giri, si entra piegati nella curva del Billa senza curarsi di chi attraversa sulle strisce o fa manovra, ma mai abbiamo visto un vigile nel piazzale nel supermercato. Certo, fermare una moto è più complicato rispetto ad un'auto, spesso sfuggono prima che si usi la paletta o il fischietto, ma fino a quando chi ha il dovere di farlo non farà rispettare le regole del codice ai motocicli e alle biciclette, come alle auto, assisteremo ad incidenti gravi, dove spesso è difficile far valere le proprie ragioni e dove l'autista, specie se a bordo di Suv, fa spesso la parte del prepotente nei confronti del più piccolo che ha ovviamente la peggio. Questo non esclude le colpe delle auto, che svoltano senza freccia, aprono la portiera senza guardare, stanno in centro strada ma in questo momento sono le moto, forse perchè più numerose, quelle che si possono permettere di fregarsene del codice costantemente".

Carlo Alessi

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