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Al Direttore | 06 aprile 2012, 09:59

Imperia: un lettore "Invece di pensare sempre alle beghe politiche, pensate ai problemi della città!"

Imperia: un lettore "Invece di pensare sempre alle beghe politiche, pensate ai problemi della città!"

Un nostro lettore, M. Saglietto, ci ha scritto per segnalare i problemi del plesso scolastico di piazza Roma:

"Minassiani o Scajoliani, Finiani o Maroniani, Bersaniani o... (mettete quel che vi pare). Mentre tutti si interrogano sui massimi sistemi e scommettono su una lotta fratricida nella quale nessuno vincerà ma usciranno tutti sconfitti trascinando in un turbine anche le cose positive, i genitori e i nonni degli alunni della Scuola di piazza Roma (plesso più importante della nostra cittadina poiché in esso convergono tutti i ragazzini delle nostre vallate) di Porto Maurizio si interrogano sui minimi sistemi. Forse non sapete che i nostri bambini e le loro brave insegnanti quotidianamente si trovano ad operare in un ambiente fatiscente che sarebbe un insulto anche per i popoli disagiati definire da Terzo mondo. Sedie e banchi che ogni giorno perdono pezzi, armadietti inutilizzabili per cui i bambini portano tonnellate di roba avanti e indietro, pareti sporche e polverose sulle quali non è consigliabile appendere una giacca, controsoffittature che si sollevano e lasciano intravvedere  intricate tubature, porte che non si chiudono, per non parlare poi del materiale scolastico appeso alle pareti, ormai ingiallito dal tempo. Non è forse un diritto lavorare in un ambiente dignitoso? La conseguenza di tutto ciò sapete qual è? Chi può, porta i propri figli in altri plessi scolastici con il risultato  che, nel nostro, l’alta percentuale di bambini extracomunitari con problemi di alfabetizzazione costringe le insegnanti ad un pluslavoro che metterebbe a dura prova il sistema nervoso di chiunque. Intendiamoci: i bambini stranieri, perfettamente integrati con i loro compagni, non rallentano l’apprendimento scolastico degli altri, ma il clima che si crea è tutt’altro che rilassato e sereno. Pertanto il  ciclo è questo: ambiente degradato, fuga degli italiani, aumento di stranieri, problematiche legate e stress generalizzato. In passato sono stati fatti interventi importanti sulla struttura ma ciò non basta! Come possiamo uscire da questa situazione sapendo che le casse comunali sono vuote?  Perché anziché litigare, minassiani, scajoliani, finiani, maroniani, bersaniani ecc.ecc. non aiutate noi genitori a ridare dignità alla nostra scuola? Sosteneteci nel  ripulirla, mettete mano al vostro portafoglio personale e alla vostra forza fisica: con un bel gruppo di persone, in breve tempo potremmo ridipingere le pareti e tutti insieme acquistare il materiale che ci serve. Chissà, potrebbe essere una buona campagna elettorale! Se la nostra proposta vi interessa, contattateci pure all’indirizzo mail di questa lettera".

Carlo Alessi

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