Al Direttore - 06 aprile 2012, 08:39

Sanremo: restyling di piazza Colombo, le riflessioni di un nostro lettore

Un nostro lettore, Giulio P., ci ha scritto per commentare il restyling di piazza Colombo:

"Va bene che siamo nell’era moderna, nell’era globalizzante. Va bene che siamo a Sanremo: città del Festival e mentre mi risuonano nelle orecchie i motivi di 'L’erba di casa mia...' e 'Via Gluck' percorro via Corradi in fiore... quelli veri, dotati di clorofilla,e di colori vari seppur in vaso. Scorgo nei terrazzi altrettante piante e piantine... vere e 'spazi verdi' veramente verdi e puliti dove coppiette, anziani e bambini fingono, apprezzando, di essere all’aperto, anche con vista sul mare. Ma all’improvviso qualcosa mi colpisce gli occhi, il gusto e la mia esistenza. E’ un colpo d’occhio riprovevole vedere l’erba di plastica stesa su pannelli di legno tra altri pannelli di legno pregiato e trattato, tipo doccia, collocati tra alberi veri e fontane vere laddove le persone vere amavano passeggiare, leggere e puranco fumare o gustare un gelato.
Piccioni e gabbiani fanno alone in questo quadro cittadino chiedendo o cercando briciole e forzatamente sporcando. E già era un 'quasi scandalo' vedersi volteggiare queste insistenze tra popcorn, patatine e gelati. Poi, la pioggia e talvolta un getto d’acqua puliva il tutto, ma ora dove alla pietra si è sostituito il legno e la plastica, nell’era dove pure i sacchetti della spesa sono biodegradabili, a Sanremo si crea la plastica... derivato chimico del petrolio e la si usa per coprire tutta una piazza cambiandola da vera a finta. Le eventuali macchie di gelato diventeranno un tutt’uno con l’erba fasulla, le gomme da masticare la renderanno più eterna, le 'cicche' cadute 'casualmente' la bruceranno, i bisogni dei piccioni con i loro batteri perdureranno aspettando i monsoni e l’asl, ci saranno tanti divieti di fare e di non fare. E penso anche di non dire. Inoltre è stata coperta anche la griglia che doveva eliminare l’acqua piovana dalla piazza. Coperta da pannelli. Che tipo di abbellimento trattasi nella città dei fiori? E quando il verde scolorirà e il legno trattato deperirà quanto costerà rifarla? O toglierla? O smaltirla? E non voglio parlare di costi... a tutti i costi non se ne parla. Chiudo il presente sfogo civile auspicando che la globalizzazione non modifichi i geni della frutta e la verdura. Per il colpo all’occhio basta un buon paio di occhiali scuri e/o passare altrove".

Carlo Alessi