Al Direttore - 23 marzo 2012, 16:47

Sanremo: zingara chiede l'elemosine con un bimbo, la mail di un'altra nostra lettrice

Una nostra lettrice, Anna, ci ha scritto per rivolgere un appello alle istituzioni ed ai cittadini di Sanremo:

"Ho letto la notizia della madre zingara che chiede l’elemosina con un bambino. La reazione immediata è un morso allo stomaco ed una stretta al cuore, perché un bambino deve andare a scuola, giocare con coetanei, godere dell’affetto della propria famiglia, abitare in una casa calda e pulita, mangiare regolarmente, mentre un bimbo che sta tutto il giorno in strada a chiedere l’elemosina certamente non ha possibilità di vivere la sua fanciullezza e questo provoca dolore. Poi interviene il sentimento della rabbia, perché in un mondo civile (e noi crediamo di poterci fregiare di tale prerogativa) non dovrebbero accadere cose simili. E’ inammissibile che si passi davanti a queste scene senza fermarsi, anche solo con la mente ed il cuore, continuando a sbrigare le proprie commissioni, senza chiedersi cosa si possa fare per aiutare chi è in difficoltà. Al più, c’è che si mette a posto con la coscienza facendo scivolare qualche moneta nella mano di queste persone, ma stando ben attento a non toccarla! Ipocriti! Noi abbiamo il dovere morale di intervenire, anche soltanto segnalando la situazione ai Servizi Sociali del comune. Vorrei che si verificasse dove vive questa donna con il bambino quando non è in strada e se questo bimbo sia veramente suo figlio. E vorrei che la si potesse costringere a mandare il bambino a scuola, pur senza fare torto alla cultura ed alle usanze della comunità zingara".

 

 

Carlo Alessi