“Onorato 1° Lascaris”, il tema dell’Agosto Medievale in programma tra il prossimo luglio e agosto, scelto dall’Ente Presieduto da Claudio Olivieri. Il Presidente si è già attivato per formulare il programma da proporre alla Commissione Straordinaria che regge ora le sorti del Comune Frontaliero.
Toccherà capire che se, come avvenuto per la Battaglia di Fiori, il budget da destinare alla rassegna verrà in qualche modo decurtato. A partire dal feedback dei Commissari verranno successivamente valutate le condizioni per la realizzazione della celebre manifestazione.
Onorato 1° Lascaris Ventimiglia, Conte di Tenda, Gran Ciambellano del Re di Sicilia, Signore di Chateauneuf de Grasse, Vicario di Marsiglia e Ales, detto il "Grande", rappresenta il canto del cigno della sua dinastia in quanto con lui, per un breve periodo storico, viene ricostituita la potenza dei Ventimiglia nel Ponente Ligure, ma la sua tragica morte dimostra anche la lenta e ineluttabile decadenza della Signoria. Onorato alla morte del padre Gio.Antonio 1°, all'età di vent'anni, diventa Conte di Ventimiglia. Nel 1447 sposa Margherita del Carretto, Marchesa di Finale, dalla quale avrà cinque figli: Gio.Antonio 2° che succederà al padre e che sposerà Isabella d'Anglure; Brigida sposa di Aleramo di Mombasiglio; Francesca sposa di Otto Rostagno di Roero; Maddalena sposa di Francesco Valperga e Giannetta accasata con il genovese Agostino Adorno.
Onorato sarà chiamato il "Grande" in quanto aveva esteso i confini della Contea nel Genovesato, acquistando i feudi onegliesi dei cugini e per aver creato una flotta mercantile, sotto la sua bandiera, con porti di scalo ad Antibo ed Oneglia. Onorato muore, in Tenda, il 6 febbraio del 1474, avvelenato in seguito ad una congiura ordita da Jean-Louis di Savoia, Vescovo di Ginevra e tutore del Duca Filiberto di Savoia, di Lamberto Grimaldi, Signore di Monaco e di Bartolomeo Lascaris, Signore di Briga, che riesce a corrompere, con duecento ducati d'oro e la promessa dell'assegnazione di un castello, Pietrino Parpaglia, Visconte di Revigliasco, amministratore del Castello di Tenda.
Ma se Onorato per i suoi meriti politici venne definito il "Grande", la moglie Margherita non fu da meno; infatti,rimasta vedova, assume i pieni poteri e dimostrerà tutto il suo valore di donna decisa ed energica, prima affrontando e risolvendo la crisi in cui era caduta la Contea e poi mettendosi personalmente a capo delle milizie. Continuerà a contrastare i Savoia, i Grimaldi e la Repubblica di Genova tanto da essere definita dal Nostradamus..."illustre amazone et genereuse capitainesse". Infatti, scoperta la cospirazione, farà arrestare il Visconte Parpaglia ed il cuoco, autore materiale dell'avvelenamento, riuscirà a sollevare le genti della Contea e tramite suo fratello, Nicolò del Carretto, denuncerà i mandanti del complotto al suo alleato, il Duca Galeazzo Sforza di Milano, chiedendogli nello stesso tempo protezione e vendetta.
Da Renato, Re di Provenza, alleato del defunto marito otterrà la conferma, con regie patenti, del testamento di Onorato 1° in forza del quale sarà la tutrice del giovane figlio ed amministratrice della Contea. Costringerà il cugino del marito Giovannetto di Maro a cederle i suoi diritti sulle terre onegliesi ed a Larzeno, alle testa delle sue milizie, con l'assistenza del cognato Marco, Vescovo di Riez, riceverà il giuramento di fedeltà a lei ed al figlio. E quando, nel Genovesato, scoppierà una rivolta contro il suo alleato, il Duca di Milano, si metterà alla testa dei soldati della Contea e riconquisterà le terre ed i castelli perduti.
Nel tradimento di Giuda rappresentato, nel 1492, dal pittore Canavesio nella chiesa di Nostra Signora di Fontan, a Briga, il Padre Benoit Avena vede rappresentato nell'affresco il tradimento di Pietrino Parpaglia ai danni di Onorato. Le monete a forma di" L" indicherebbero il cognome Lascaris, le dita portate alla bocca di uno dei congiurati, in vesti ecclesiastiche, per dare l'ordine di avvelenare il Conte.