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| 01 marzo 2012, 15:11

L'UdC vuole il Biodigestore a Cairo

Nel comunicato dell'organo politco si evita ogni confronto con le criticità che animano il dibattito di questi mesi rispetto all'opportunità e alla salute, è in questo modo che «l’UdC auspica che il parere del ”Territorio” sia favorevole all’installazione»?

L'UdC vuole il Biodigestore a Cairo

Il Piano Provinciale Rifiuti della Provincia di Savona, pur carente in alcune parti e contradditorio in altre, ha peraltro il pregio di manifestare particolare attenzione per la raccolta differenziata prevedendo, in ossequio alle stringenti normative comunitarie, un progressivo aumento dell’isolamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani.

Conseguente è la necessità di dotarsi di impianti destinati al relativo trattamento.

La digestione anaerobica è un processo biologico naturale, per mezzo del quale, in assenza di ossigeno, la sostanza organica viene trasformata in biogas, costituito principalmente da metano e anidride carbonica (la percentuale di metano può variare dal 50% all’80%).

La materia organica complessa si trasforma in metano e anidride carbonica e quindi porta alla produzione finale di una fonte rinnovabile di energia sotto forma di un gas combustibile ad elevato potere calorifico.

Il gas combustibile alimenta un motore termico che, accoppiato ad un alternatore, produce energia elettrica.

La componente organica solida, residua dalla digestione, miscelata col verde triturato e poi maturata aerobicamente, costituisce il compost fertilizzante.

Ferrania Ecologia srl si propone per la realizzazione e gestione di un impianto di trattamento di rifiuti organici biodegradabili, capace di trattare 45.000 t/anno costituiti da 30.000 t/anno di rifiuto biodegradabile e 15.000 t/anno di verde, in grado di rispondere all’attuale fabbisogno provinciale.

Per la realizzazione dell’impianto è necessaria una superfice di 25.000 mq con una localizzazione baricentrica rispetto alle aree di raccolta e un buon accesso alle vie di comunicazione primarie.

L’area di Ferrania risponde positivamente con le sue superfici alle necessità dimensionali dell’impianto e con la programmata variante, già prevista, del Ponte della Volta, che collegherà direttamente il casello autostradale di Altare con la zona industriale di Ferrania, risponderà ottimamente ai criteri di accessibilità.

Per la gestione del biodigestore saranno occupate in modo diretto non più di dodici unità ma considerando i volumi della raccolta differenziata, una volta a regime, saranno necessarie almeno altre 140/150 unità occupate nei vari comuni e nella movimentazione in entrata ed uscita dall’impianto.

In conclusione, se la V.I.A. e la Conferenza dei Servizi saranno favorevoli alla realizzazione, considerando il valore ambientale ed economico-occupazionale dell’impianto, l’UdC auspica che il parere del ”Territorio” sia favorevole all’installazione.

(Note predisposte da Carlo Cipollina, Dirigente Enti Locali ed approvate dalla Segreteria e dalla Presidenza Provinciale dell’U.D.C.)

com.

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