Al Direttore - 28 febbraio 2012, 16:03

Sanremo: problemi e classe politica, lettrice "Non possiamo aspettare sempre e solo il sindaco di turno"

Domiziana Pagani propone il suo pensiero in merito ad alcuni problemi che affliggono Sanremo

Domiziana Pagani propone il suo pensiero in merito ad alcuni problemi che affliggono Sanremo 

"Ricollegandomi alle affermazioni della signora Renata, vorrei fare alcune considerazioni riguardanti la situazione politica Sanremese. Premettendo che è verissimo che questa amministrazione, o meglio il Sindaco, ha fatto tante promesse ma dopo 3 anni di amministrazione ne stiamo ancora aspettando la realizzazione, ma è altrettanto vero che miracoli non se ne possono più fare. La situazione economica nazionale è sotto gli occhi di tutti, la grande risorsa della nostra città è sempre stato il turismo e quando c'è crisi economica il turismo medio-basso è il più penalizzato. Una delle colpe gravi che si deve imputare alle amministrazioni sanremesi degli ultimi decenni è di non avere fatto scelte precise. Non abbiamo il turismo di massa perchè la città è troppo cara, non abbiamo quello delle gite organizzate perchè non ci sono strutture, non abbiamo quello mordi e fuggi per il perenne caos che regna, non abbiamo quello di élite, che aveva caratterizzato la nostra città ai primi del secolo scorso perchè non abbiamo saputo stare al passo coi tempi. Ora paghiamo le conseguenze, i nostri figli non hanno lavoro e se studiano non rientrano, i commercianti, croce e delizia della nostra economia oramai hanno raschiato il fondo del barile e prima di rimetterci chiudono i battenti. I pochi coraggiosi che aprono attività, magari per creare un lavoro ai figli, hanno vita breve, incominciano ad abbandonare la piazza anche i marchi che tenevano Sanremo come piazza da pubblicità, oramai Sanremo non è più una città immagine... insomma va tutto a remengo. Ma al di la di queste considerazioni razionali vorrei suggerire un esame di coscienza a tutti coloro che col turismo hanno lavorato in questi anni. Siamo sicuri di avere fatto la nostra parte? abbiamo tenuto i nostri alberghi, i nostri ristoranti, i nostri negozi all'altezza? Diciamoci la verità siamo conosciuti per la poca cortesia, per gli alberghi vecchi, per i ristoranti cari, per il traffico caotico e il posteggio selvaggio. A Sanremo esistono anzi resistono realtà ancora produttive, artigiani, commercianti, ristoratori che lavorano bene e tirano avanti dignitosamente. Ma questo è il punto, lavorano bene, con umiltà, con dedizione e con professionalità e nonostante la recessione vanno avanti. Su questo punto dovremmo tutti riflettere, non possiamo aspettare che il sindaco di turno ci risolva i problemi, l'esempio lampante è la situazione delle fioriere di via Roma segnalata proprio da un lettore di questo giornale, ma è mai possibile che coloro che si trovano dei bei fiori davanti al proprio negozio o portone non venga in mente di sprecare una bottiglia d'acqua per mantenere una piccola cosa bella? Francamente non ho parole, continuiamo ad aspettare la manna dal cielo, sperando che il prossimo Governo non decida di aprire altri Casino altrimenti ciao Sanremo. Altra considerazione che vorrei fare riguarda questi estemporanei gruppi che si formano in questo momento per istillare consigli preziosi, mi riferisco all'incontro sul sistema di raccolta in atto a Sanremo. Prodiga di critiche più che di consigli è stata una ex assessore alla quale mi viene da rispondere lei ha avuto quattro anni di tempo per cercare di risolvere il problema, per cercare di lanciare questa benedetta raccolta differenziata e l'unica cosa che è riuscita a fare è stato un appalto che ha creato più problemi che altro e non solo alla cittadinanza, ma anche ai lavoratori. In conclusione, più amore per la nostra città, più spirito costruttivo, più senso del dovere, più sacrifici e forse ce la faremo". 

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