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Politica | 22 febbraio 2012, 22:25

Imperia: intervento del gruppo consiliare del PD sulla pratica dei dehor votata l'altra sera

Imperia: intervento del gruppo consiliare del PD sulla pratica dei dehor votata l'altra sera

"In parte ci siamo riusciti e ritenevamo di doverlo alla nostra città. Ben sette importanti emendamenti modificativi proposti dal nostro gruppo sono stati recepiti dal consiglio comunale durante la discussione. Due tra questi ne modificano radicalmente l'impostazione e lo rendono finalmente fruibile".

Lo scrive il Partito Democratico di Imperia, in relazione alla pratica sul regolamento dei dehor. "Il primo - prosegue il PD - prevede la fondamentale distinzione tra i dehors situati su aree pubbliche e quelli su aree private, eliminando situazioni paradossali. Il secondo, vera innovazione di carattere generale, permetterà di predisporre protocolli d’attuazione al pari di quanto già avvenuto sull’area di Calata Cuneo. In poche parole su iniziativa del Comune o delle Associazioni di Categoria potranno essere infatti stilate delle linee guida che interessino aree cittadine definite (ad esempio il Parasio, o Piazza Dante, o qualsiasi altra porzione significativa di territorio), tramite cui sarà possibile semplificare l’iter autorizzativo per il posizionamento dei dehors previsto dal regolamento iniziale. Permangono, peraltro, aspetti di metodo e di merito che ci fanno ritenere che l’argomento avrebbe dovuto essere affrontato diversamente e con più cura all'articolato. Per esempio, non è stata approvata la nostra proposta di eliminare la fidejussione di 5000 euro a carico dei commercianti che vogliono installare un dehor, oppure quella di riferirsi esclusivamente alle aree pedonali nel computo del 50% della superficie delle piazze che è possibile occupare, con cui avremmo voluto evitare conseguenti macroscopici paradossi di inapplicabilità (vedi Piazza Dante, dove evidentemente il 50% dell'intera piazza va ben oltre il suolo disponibile per i dehors)".

"Alla luce di tutto ciò - termina il PD - nonostante il nostro giudizio fosse decisamente critico sul regolamento così come approdato in aula, abbiamo inteso riconoscere l'onestà intellettuale della maggioranza e della Giunta che hanno saputo fare retromarcia dalle loro posizioni per modificare sostanzialmente il documento, ed abbiamo dunque deciso di astenerci in sede di voto. Probabilmente, fosse stata accolta la nostra proposta di un ultimo e scrupoloso passaggio di rilettura in commissione, avremmo avuto anche la serenità di arrivare ad un voto favorevole, ma in coscienza, vista la molteplicità degli emendamenti approvati e presentati anche dai gruppo di maggioranza (spesso tra loro pure contraddittori), non abbiamo inteso licenziare un regolamento che presenta ancora pesanti criticità. La maggioranza granitica a cui eravamo abituati è 'andata sotto' su una nostra mozione, e questo, al di là degli sterili atteggiamenti “partisan”, è invece a nostro avviso il positivo sintomo della grande vivacità di un Consiglio Comunale che, quando vuole, si riappropria del suo importante ruolo di rappresentanza democratica, liberandosi dalle posizioni preconcette e dagli eventuali diktat esterni che tanto danno han già provocato alla nostra comunità".

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