Imperia: il commento di Carla Nattero dopo l'interrogazione sulle mense scolastiche

"La mia interrogazione sulle mense scolastiche ha ottenuto una serie di risposte preoccupanti da parte dell'assessore Ranise. L'esternalizzazione è decisa, le proposte alternative presentate dall'opposizione nel consiglio comunale di dicembre non sono state prese in considderazione. L'esternalizzazione, a dimostrazione che stiamo parlando di una scelta politica della giunta Strescino e non di una necessità tecnica ,riguarderà anche le attività educative il cui importo ridotto non richiede sicuramente la privatizzazione del servizio".

Lo scrive Carla Nattero di 'Sinistra e Libertà' che prosegue: "La scelta del consulente è stata motivata riproponendo le motivazioni della determina, quindi il dott. Bianco aiuterà a stendere il capitolato d'appalto. Ma  non è stato apportato un fatto concreto che dimostri  qualifiche amministrative particolari del consulente rispetto a quelle in possesso dei dirigenti del comune. Io rimango della mia idea: la scelta di avvalersi di un consulente è stata fatta per potere pilotare in maniera diretta l'operato tecnico-politico dell'assessorato. L'assessore ha parlato del menu ma non ha detto nulla della cosa più importante, cioè dell'organizzazione delle mense scolastiche. Ricordo che nella determina che ha suscitato la mia interrogazione si parla di individuazione nel capitolato di “centri di confezionamento”. L'assessore non ha dato nessuna risposta sul significato di questa richiesta. Io temo che si pensi al confezionamento perchè si  prevede una precottura in qualche cucina centralizzata".

"L'unica nota positiva nella risposta di Ranise - termina la Nattero - è che la finanziaria rimanda l'esternalizzazione a fine anno. Nell'attuale anno scolastico non cambierà nulla,c'è ancora un po' di tempo. Io ho proposto di usarlo per fare tre cose: convocare un consiglio comunale e discutere delle diverse soluzioni in campo, quella della maggioranza e quella dell'opposizione; stralciare le attività educative dalla esternalizzazione e lasciarle come attualmente, gestite dal Comune o direttamente o attraverso una partecipata; coinvolgere il Comitato Genitori e le commissioni mense ancora presenti in qualche scuola in una sorta di Tavolo Permanente di confronto sulla qualità dei pasti, dei prodotti utilizzati, sulla filiera corta, sull'educazione alimentare".