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| 09 febbraio 2012, 15:30

Cosa finirebbe nel biodigestore di Ferrania? Praticamente di tutto, ceneri di carbone comprese. Che il cerchio si chiuda?

Duro intervento del vice sindaco Giovanni Ligorio contro il progetto. "Propongo che venga portato al voto del Consiglio Comunale la revoca del parere favorevole all’ipotesi di insediamento del Biodigestore nella frazione di Ferrania espressa dalla Commissione Consiliare e che il Consiglio Comunale esprima netta contrarietà su questo scellerato progetto, siamo stufi di respirare veleni"

Cosa finirebbe nel biodigestore di Ferrania? Praticamente di tutto, ceneri di carbone comprese. Che il cerchio si chiuda?

Duro intervento del vice sindaco Giovanni Ligorio contro il progetto che spiega:

"Un argomento così importante e rilevante per la nostra intera comunità cittadina, giunge ad essere trattato, nella Sala Consiliare, nella classica zona Cesarini. Non è indice di una sana democrazia comunale partecipata evitare l’aula del Consiglio Comunale su scelte e decisioni che certamente segneranno in positivo o in negativo le sorti del nostro territorio sia dal punto di vista ambientale, economico, sanitario e strategico.

Questa è la sconfitta della politica e della democrazia, due valori sacrificati sull’altare del potere e degli interessi della bassa finanza e dell’economia speculativa, che per puro e proprio interesse permette di perdere posti di lavoro, conoscenze tecnologiche, manodopera specializzata e propone come futuro dorato alla nostra intera comunità un bel Biodigestore per il trattamento di rifiuti organici biodegradabil".

 La Commissione Ambiente del comune di Cairo, nel dare parere favorevole al progetto, ha posto alcuni vincoli, tra questi quello che prevede che l’impianto sia correttamente dimensionato sul parere di VIA Regionale, al fabbisogno di trattamento di rifiuto umido della Provincia di Savona.

Ancora Ligorio:

“Che la Regione si sbracci apertamente al rilascio più che veloce del VIA per il Biodigestore è cosa nota, trovare altrove e lontano dalla riviera siti già predisposti a recepire insediamenti per trattamenti rifiuti, perché di ciò si tratta, e non di assicurare a delle povere bucce di banane o di melanzane o di passata di pomodoro presenti sotto il nostro lavello un buon trapasso in humus.

Tarare tale impianto sulla produzione della sola provincia di Savona, non consentirebbe a chi fa impresa di tenere in piedi con profitto lo stesso impianto, nonostante la stessa nostra provincia ha già in itinere un impianto similare al Boscaccio di Vado Ligure.

Volersi nascondere dietro l’evidenza, rischia di farci cadere nel ridicolo, gli impianti di trattamenti dei rifiuti generano economia e tanti utili solo se servono una  popolazione stimabile dagli 800.000 abitanti in su, sarebbe  quasi sconveniente e con scarsi profitti intorno ai 400.000 abitanti.  L’impianto non è adatto al solo trattamento dei rifiuti biodegradabili domestici, ma è in grado di trattare rifiuti industriali, commerciali e agricoli"

Eccoli nel dettaglio. I cosiddetti codici CER (acronimo di Codice Europeo Rifiuti) elencati nel progetto come rifiuti in ingresso nell’impianto sono in totale 51

Vediamoli (ed inizia qui un incredibile elenco del quale è opportuno tener buona nota)

RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI: 

 - rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca : 020101 fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia : 020102 scarti di tessuti animali; 020103 scarti di tessuti vegetali 020106 feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti  separatamente e trattati fuori sito  

- rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale: 020202 scarti di tessuti animali;  020203 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;  020204 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti  

- rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito;della preparazione e fermentazione di melassa: 020301 fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti ; 020304 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;  020305 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti  

- rifiuti prodotti dalla raffinazione dello zucchero: 020403 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 

- rifiuti dell'industria lattiero-casearia : 020501 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 020502 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti  

- rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione 020601 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 020603 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti  

- rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) 020701 rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima 020702 rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche 020703 rifiuti prodotti dai trattamenti chimici 020704 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 020705 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti    

RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE:  

- rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili 030101 scarti di corteccia e sughero 030105 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04 030199 rifiuti non specificati altrimenti  

- rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone 030301 scarti di corteccia e legno 030302 fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) 030309 fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio 030310 scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica 030311 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 03 03 10  

RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE :  

- rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce 040107 fanghi, prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti, non contenenti cromo  

 - rifiuti dell'industria tessile 040210 materiale organico proveniente da prodotti naturali (ad es. grasso, cera) 040221 rifiuti da fibre tessili grezze    

RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI:  

- rifiuti prodotti da centrali termiche ed altri impianti termici 100102 ceneri leggere di carbone 100103 ceneri leggere di torba e di legno non trattato 100115 ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, diverse da quelli di cui alla voce 10 01 14 100117 ceneri leggere prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce 10 01 16  

RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI):  

- imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) 150101 imballaggi in carta e cartone 150103 imballaggi in legno  

RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO: 

  - prodotti fuori specifica e prodotti inutilizzati 160306 rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce 16 03 05  

RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE:  

 - rifiuti prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti 190606 digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale  

- rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti 190805 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane 190809 miscele di oli e grassi prodotte dalla separazione olio/acqua, contenenti esclusivamente oli e grassi commestibili 190812 fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11 190814 fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 13        

 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA :  

 - frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne 15 01 00) 200101 carta e cartone 200108 rifiuti biodegradabili di cucine e mense 200125 oli e grassi commestibili 200138 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37   

- rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) 200201 rifiuti biodegradabili  

 - altri rifiuti urbani 200302 rifiuti dei mercati 200304 fanghi delle fosse settiche 200306 rifiuti della pulizia delle fognature

Conclude Ligorio:  "L’ eventuale remotissima riduzione di un 10% del costo sullo smaltimento per tonnellata sarebbe l’equivalente dei famosi 30 denari del tradimento della la nostra gente? Queste aree di pregio, non possono essere sacrificate ad un chiaro ed evidente progetto di mega polo dello smaltimento e  trattamento rifiuti regionali e non.


La presenza, all’interno del nostro territorio, di una consistente e considerevole presenza di realtà industriali,  non prive di problematiche sanitarie ed ambientali, ne ricordo solo alcune per dovere di cronaca: le 4 vetrerie (2 ad Altare, 1 a Carcare, 1 a Dego), l’Italiana Coke nota tutti, la Gale, meno conosciuta ma che tratta la riattivazione di filtri di carboni attivi esausti ed inquinati con un procedimento di pirolisi spinta ed non ultima la discarica della Filippa…

Ebbene tutto ciò dovrebbe farci essere quantomeno più prudenti in ogni tipo di decisione da intraprendere e valutare se davvero nella nostra frazione cittadina di Ferrania, in breve tempo sia indispensabile e necessario determinare e creare il più consistente concentramento produttivo classificato  come industria insalubre di 1 classe:

Ferrania Farma,  già operativa, è considerata insalubre 1^ classe;

Nuova Cartiera, in fase di autorizzazione, anch’essa considerata insalubre di 1^ classe;

Autorizzazione di Centralle a  Biomasse, mai ritirata, anch’essa considerata insalubre di 1^ classe;

Biodigestore, attività considerata  insalubre di 1^ classe

I rifiuti biodegradabili smaltiti in discarica da tutti i comuni della provincia di Savona ammontano a circa  T 100.000 e che lo stesso materiale smaltito dai 19 comuni della Valbormida  si attesta sulle T 12.000 con una percentuale pari al 12% dell’intero volume.

Appare evidente che la proposta di Ferrania Ecologia è già tarata ed equilibrata perfettamente ai fabbisogni della nostra provincia non solo nella versione del trattamento delle 45.000 T di umido, ma anche è soprattutto nella seconda fase delle 90.000 T.

Propongo che venga portato al voto del Consiglio Comunale la revoca del parere favorevole all’ipotesi di insediamento del Biodigestore nella frazione di Ferrania espressa dalla Commissione Consiliare e che il Consiglio Comunale esprima netta contrarietà su questo scellerato progetto, siamo stufi di respirare veleni".

e.m.

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