Ondata di freddo: si fanno i conti sul prodotto perso in floricoltura e olivicoltura. L'analisi della Cia

L’ondata di freddo non è ancora conclusa ma già si fanno i conti sul prodotto perso nella floricoltura di pien’aria e in olivicoltura. La situazione è stata analizzata dal presidente della Confederazione Italiana Agricoltori Riccardo Giordano.

“In questi giorni i nostri uffici stanno raccogliendo le denunce e le segnalazioni di numerose aziende agricole colpite dall’eccezionale ondata di gelo che ha interessato, oltre a tutta l’Italia, anche il ponente ligure. Purtroppo è ancora presto per fare un bilancio attendibile sui danni patiti dalle coltivazioni perché le basse temperature continuano a permanere e solo fra qualche giorno sarà possibile avere un quadro più esauriente.

Tuttavia i danni già si vedono e sono danni pesanti. Per la floricoltura di pien’aria si può dire che sia del tutto compromesso il mercato di San Valentino, il più importante della stagione, e in questa parte dell’anno il gelo patito dalle piante rischia di aver pregiudicato il resto dell’annata. Una situazione molto critica che coinvolge sia i fiori che le fronde. C’è molta apprensione anche per la mimosa che non può certamente resistere al perdurare di simili temperature. Sul versante olivicolo le valutazioni sono all’insegna della grande preoccupazione, per il momento non pare che il gelo abbia intaccato le piante ma sicuramente le olive ancora da raccogliere, che è bene ricordare alimentano l’importante mercato dell’oliva da mensa, hanno risentito del gelo.

La Confederazione Italiana Agricoltori si dice molto preoccupata per i danni che le aziende stanno subendo a causa del gelo e auspica che si possano attivare tutte le misure previste dalla legge in grado di attivare ogni possibile forma di indennizzo a beneficio degli imprenditori danneggiati. Chiede pertanto alla Regione Liguria l’attivazione delle procedure previste, attraverso le visite in campo degli Ispettorati Agrari Provinciali in modo da effettuare una puntuale delimitazione delle aree maggiormente colpite e consentire alle aziende di dare avvio alle istanze di sgravio ed, eventualmente, di indennizzo”.