Al Direttore - 04 febbraio 2012, 15:23

Sanremo: manovre dei bus in piazza del Borgo, la risposta di un autista al prof. Bertellotti

"Con stupore ho letto l'animato (quasi violento) sfogo del Prof. Bertellotti. Nelle sue parole, ovviamente, emerge il punto di vista di chi non si trova a dover rischiare la patente (e quindi il posto di lavoro) con manovre ben al di fuori del Codice della Strada.

Sicuro molti (compreso il Prof. Bertellotti) ricorderanno i tempi in cui le manovre in Piazza del Borgo erano effettuate con l'ausilio del 'bigliettaio' che gridava gli ordini di manovra all'autista per poter effettuare l'inversione. Da allora tante cose sono cambiate: i servosterzi moderni rendono la manovra sicuramente più agevole, ma l'aumento delle vetture e delle moto sulla strada è cresciuto in maniera esponenziale.

Dobbiamo poi rilevare che la situazione è cambiata molto con l'apertura dell'uscita dell'Aurelia bis, una vera manna per la circolazione di Sanremo che però ha concentrato in Piazza del Borgo una mole di traffico più che raddoppiata. Al di la di queste doverose premesse il punto è un altro: Piazza del Borgo non garantisce, allo stato attuale, la sicurezza nel momento in cui un autobus (o un camion) è costretto a far manovra. Sicurezza che si va a ripercuotere su tutti coloro che guidano e sono trasportati sui mezzi e anche su coloro che percorrono Piazza del Borgo a piedi. Questo è un fatto oggettivo e che, in alcuni momenti del giorno, può essere aggravato da particolari situazioni (entrate e uscita delle scuole, carico/scarico dei mezzi pesanti e non sulla piazza, ecc.).

Le segnalazioni di noi autisti non sono mai state indirizzate alla civiltà delle persone, in quanto siamo consapevoli che tale responsabilità è da iscriversi alla singola persona e non è certo ascrivibile al quartiere nella quale si vive o si lavora. Tanto meno si è scelto di creare situazioni che si ripercuotano indistintamente contro gli utenti. Infatti, non appena il Comune nella persona dell'Ass. G. Berrino ci ha proposto una soluzione convincente siamo stati lieti di offrirci di verificare, congiuntamente con l'assessore stesso e gli uffici comunali, la fattibilità della proposta, tutto questo per il bene degli abitanti del Borgo.

Infine, relativamente alla polemica posta in coda alla lettera del Prof. Bertellotti, ci si stupisce doppiamente: è sempre scomodo e sconveniente mettersi nei panni degli altri senza aver provato cosa significhi svolgere una professione. Fomentare con gli autisti degli autobus (che fanno onestamente il loro lavoro) l'opinione pubblica, così come espresso nelle infervorate parole del Prof. Bertellotti, senza aver prima cercato un dialogo serio e costruttivo non ci sembra un atteggiamento corretto da parte di chi ha speso la sua vita, con riconosciuti meriti alla quale ci uniamo, nell'educazione dei giovani.

A.P. Un autista di autobus".

Redazione