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| 06 gennaio 2012, 07:12

Associazione Progetto Vita e Ambiente punta il dito contro la Provincia per la riapertura dell' AIA su Italiana Coke

"La Provincia dice che ha un gran carico di lavoro e pertanto non sa quando potra' dar corso effettivo alla modifica dell'Autorizzazione Integrata Ambientale: incredibile!"

Associazione Progetto Vita e Ambiente punta il dito contro la Provincia per la riapertura dell' AIA su Italiana Coke

Così l'Associazione Cairese: "Sappiamo che la concessione dell'AIA alla Italiana Coke di Bragno e' stata oggetto di un percorso lunghissimo e penoso, grazie al quale l’azienda ha potuto lavorare in deroga a qualunque controllo e legge. Dopo la concessione della stessa AIA e' stato molto peggio in quanto la Provincia a tutti gli effetti non avrebbe inserito nessuna prescrizione idonea a poter seriamente controllare un impianto vecchio ormai di 80 anni.

Non dimentichiamo, a proposito, che la cokeria di Cornigliano e' stata chiusa dopo solo 8 anni di produzione in quanto altamente inquinante.

Ci chiediamo se la Legge è uguale per tutti o "per qualcuno". 

A giugno è successo ciò che sappiamo, ai primi di luglio è seguita l'ordinanza comunale che impediva lo smaltimento delle melme in attesa di riapertura AIA.

Da altre denunce da parte della nostra associazione agli enti preposti, sono emersi particolari e circostanziate segnalazioni che facevano capire che le melme erano  smaltite all'interno, alla faccia dell'ordinanza.

Sino alla nostra ultima denucia del 27/12/2011 presentata presso la Polizia Municipale di Cairo con la quale quale si chiedono immediate risposte sul fatto che nessuno sia intervenuto a seguito segnalazioni di cui sopra. Per quanto riguarda le tempistiche, solo ad ottobre e' stata fatta richiesta scritta da parte del nostro sindaco al fine di riaprire l'AIA. 

E ora? La Provincia dice che ha un gran carico di lavoro e pertanto non sa quando potra' dar corso effettivo alla modifica: incredibile! La SALUTE deve avere priorita' su tutto, senza di Lei non si fa nulla, non si lavora, non si mangia, non si beve, non si gioca, neppure si vive.

La nostra associazione auspica che almeno questa volta si pensi alla qualita' di vita indecente che sopportiamo in questa Valle, che si pensi agli interessi vitali della popolazione e non sempre a quelli dei soliti noti che per mero interesse hanno fatto e continuano a fare cio' che vogliono".

 

Com. Nadia Bertetto per Progetto vita e ambiente

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