Anche l’Ufficio IAT di Dolceacqua è tra gli uffici che non riceveranno il contributo Regionale, ma a differenza di quelli della costa, la perdita sarà minima in quanto il contributo era solo di 2.500 Euro.
“L’Ufficio IAT di Dolceacqua - scrive il Sindaco Gazzola - opera a favore di tutti i Paesi ed operatori turistici dell’Entroterra e anche della costa, con una apertura di 180 gg l’anno. Il costo di gestione è di ca 20.000 Euro considerando anche le spese di affitto del locale. E’ evidente l’iniquità con cui in questi anni sono stati assegnati i contributi, visto le cifre dichiarate da alcuni Comuni in questi giorni. Per cui, oltre a sostenere la necessità che la Regione prenda l’impegno a finanziare il servizio, il Comune di Dolceacqua chiede alla Regione e alla Provincia che vengano riviste le modalità e le percentuali di erogazione di tali contributi. Se comuni notevolmente più grandi di noi dichiarano di non poter sostenere un costo di 24.000 Euro l’anno, pur condividendone le ragioni, di certo non ne può sostenere 20.000 un Comune di 2.000 abitanti. Un servizio essenziale per un territorio turistico come il nostro, al quale non possiamo rinunciare , è quindi necessario individuare soluzioni che ne consentano la sopravvivenza e non limitarsi a pensare di risolvere il problema solo con la richiesta di contributi.. Da parte nostra sono già state avanzate delle proposte sia in Provincia che in Regione, chiedendo di modificare la Legge Regionale per consentire agli Uffici IAT di poter commercializzare materiale turistico, oggi vietato, e di poter coinvolgere nella gestione, le attività turistico ricettive che sono tra i principale fautori del servizio; come del resto già avviene in altri stati.”