Caso parcheggi a pagamento a Vallecrosia, la replica del Sindaco Biasi al partito di Rifondazione Comunista

“Ritengo necessario dover replicare all’articolo apparso quest’oggi a firma del partito di rifondazione comunista circolo intemelio “Teresa Estella Noce”: lo scrive il Sindaco di Vallecrosia, Armando Biasi che precisa aconra:

“Penso che sia giusto e democratico manifestare le proprie idee o le opposizioni di principio nell’operato di un’amministrazione. Credo, però indispensabile partire da informazioni vere e reali. Vorrei spiegare al circolo in questione, in merito ai parcheggi situati nella zona dell’ex mercato dei fiori che gli stessi risultano essere 200 e non sono a pagamento per i residenti di Vallecrosia; così come non mi risulta che negli ultimi tempi siano state create nuove aree a pagamento, ma bensì abbiamo istituito una serie di parcheggi rosa gratuiti per le donne in stato di gravidanza, non vorrei che ci si confonda con altre città del ponente. Vorrei spiegare loro che la nostra iniziativa, approvata dalla giunta, di istituire la zona blu per i non residenti, nasce dal fatto che i parcheggi venivano occupati anche per intere settimane da autovetture di cittadini che vivono ed abitano in altre città, come Bordighera e Ventimiglia, riducendo dei diritti per i vallecrosini".

Poi il primo cittadino chiosa: "In queste prime settimane, una donna alle 20,00 che cerca parcheggio oggi ne trova almeno una decina, mentre prima era costretta a girare per delle ore. In conclusione se un residente di Vallecrosia vuole parcheggiare nella piazza può farlo gratuitamente ottenendo dai vigili urbani un bollino personale, nel caso un non residente volesse parcheggiare lo può fare pagando la tariffa vigente, come capita al sottoscritto quando vado a Sanremo, Ventimiglia o Genova per lavoro. Comunque se i membri del circolo volessero copia della deliberazione o maggiori chiarimenti, sono a loro completa disposizione, così come se volessero sottopormi delle ulteriori proposte per il bene dei cittadini di Vallecrosia”.