"Quanto, recentemente, riportato dagli organi di informazione circa una possibile collaborazione, almeno a livello "sanremese", tra Pd e fu-pdl sull'onda, e' dato sapere, del "nuovo spirito nazionale", ha provocato reazioni tanto nei dirigenti quanto nei simpatizzanti di Futuro e Liberta' per l'Italia".
Parole di Francesco Castagnino, presidente del circolo di Sanremo di Futuro e Libertà per l'Italia che in merito ai recenti avvenimenti d'attualità politica nazionale propone un'analisi anche sul territorio locale. "Non riteniamo opportuno commentare scelte, per quanto ovvio più che legittime, degli autorevoli esponenti del locale Pd quanto, piuttosto, proporre sul tema, una riflessione. E' un dato di fatto ormai più che risaputo come l'ex, e certamente non rimpianto, governo, sia stato 'costretto' a cedere, senza dubbio 'fuori tempo massimo', la responsabilità del Paese ad un esecutivo tecnico sostenuto, è bene ribadirlo, 'senza se e senza ma', dai gruppi parlamentari di Futuro e Libertà per l'Italia. Questo nuovo Governo ha, intanto e fin da subito, mostrato due positive peculiarità restituendo all'Italia una credibilità internazionale che sembrava ormai irrimediabilmente perduta e, contemporaneamente, posto fine ad un quasi ventennio 'berlusconiano'.
Pensiamo però che se si è giunti a questo punto 'di non ritorno' non si possa non attribuire la responsabilità certamente tanto all'ormai fortunatamente, ex premier, quanto al sottobosco di cui si è, in qualche modo, contornato e che si trova, purtroppo, ancora ad amministrare regioni, province e comuni come, nel nostro caso specifico, Sanremo.
Per dare vita ad una stagione politicamente diversa e migliore è necessario, secondo noi, annullare questi deleteri effetti del cosiddetto 'berlusconismo'. Ritenendo pertanto, alla luce degli analoghi quanto evidenti fallimenti, nazionali o 'comunali' che siano, questo lavoro non ancora terminato, vorremmo rassicurare iscritti e simpatizzanti sull'impossibilità, da parte nostra, di qualsiasi tipo di collaborazione con esponenti di una certa 'nomenklatura' politicamente riconducibile all'ex maggioranza di governo".