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Eventi | 18 novembre 2011, 17:42

Imperia: domenica un'iniziativa per commemorare la Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia

Il sindaco Paolo Strescino

Il sindaco Paolo Strescino

XXII anniversario, nella giornata di domenica 20 novembre, per la Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia, approvata dall'Assemblea Generale dell'ONU il 20 novembre 1989. Un documento che rappresenta il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato nella storia umana, nonchè il più importante strumento giuridico a disposizione di tutti coloro che, educatori naturali o istituzionali, si battono per un mondo in cui ogni bambino e ogni bambina abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro. Nella giornata che l’ONU dedica all’Infanzia, il Comune di Imperia decide di sostenere ulteriormente l’iniziativa assunta dal Comitato Unicef di Imperia che, grazie alla sua Presidente, Colomba Tirari, si è mobilitato a favore dei bambini del Levante ligure individuando in tutta la provincia punti di raccolta di indumenti, giocattoli e materiale didattico, nuovi o in perfetto stato.

Quindi, domenica prossima, i Servizi sociali del Comune di Imperia aspetteranno nell’atrio della loro sede in Piazza Dante n. 4 (dalle ore 10 alle ore 12,00 e poi dalle ore 15,00 alle ore 17,00) tutti coloro che vorranno contribuire agli aiuti. Ad ogni bambino - fino ad esaurimento - verrà regalato un libro di Roberto Piumini “Lo zio diritto. La ballata dei diritti dell’Infanzia” che racconta, attraverso suggestioni poetiche, quali sono i diritti dei bambini.

"Abbiamo raccolto l’invito del Comitato Unicef già dalla scorsa settimana – dice l’Assessore alle Politiche Sociali Antonello Ranise - mettendo a disposizione come punto raccolta la nostra Comunità “Casa Don Glorio” di Via Agnesi (a fianco dell’Istituto Circondariale). C’è però la volontà di fare di più per i bambini dello Spezzino che poi sono i bambini di noi tutti, proprio in una giornata così importante come quella che le Nazioni Unite stanno, ormai da più di 20 anni, dedicando loro. Desidero effettuare una breve riflessione su questo fondamentale documento che ci ha indicato e continua a indicarci quale strada percorrere per tutelare e affermare i diritti dell'infanzia insegnandoci che lo Stato e le Istituzioni scolastiche, da sole, non possono dare una risposta alle esigenze fondamentali dei bambini perché non sono onnipotenti. Nulla possono contro l’indifferenza di un Padre o di una Madre che, nei riguardi di un figlio che cresce, non lo stimolano ed educano a sviluppare le proprie potenzialità di essere umano. Il diritto può solo sanzionare casi estremi di abuso e maltrattamento ma non è in grado di affermarsi contro gli interessi economici che utilizzano la disperazione o l’ignoranza di chi dovrebbe prendersi cura dei bambini.

Ecco perché molti dei diritti e dei principi statuiti nella Convenzione delle Nazioni Unite non possono, quindi non devono, essere concretizzati solo attraverso i tribunali, ma grazie alla società nel suo insieme perchè anche nella nostra realtà il problema non può essere solo quello di tutelare i bisogni "primari", ma ci si deve porre l'obiettivo di fornire a tutti gli strumenti necessari per esprimere le proprie potenzialità, senza discriminazioni, senza distinzioni nè pregiudizi. Tutto ciò è ancora più attuale in una società in evoluzione, multiculturale e multietnica come la nostra. E quando penso alla società, penso alla società reale che si compone non solo di uffici amministrativi preposti ma anche di Istituzioni scolastiche e religiose, di famiglie, di associazioni. Tutti attori sociali in grado di accompagnare le nuove generazioni sulla strada del divenire esseri umani”.

Il Sindaco Paolo Strescino aggiunge. "Concordo con l’Assessore Ranise. La Convenzione delle Nazioni Unite non deve considerarsi un punto d’arrivo, ma piuttosto di partenza. La Convenzione si scontra con la cruda realtà del nostro mondo dove la maggioranza dei bambini vive in condizioni di povertà, di sfruttamento, senza diritti. Da una parte le Nazioni Unite e la Convenzione con il meglio che il diritto internazionale abbia saputo produrre in termini di garanzie e valori umani; dall’altra la brutalità delle condizioni esistenziali di molti bambini, coinvolti nelle guerre, vittime di boicottaggi internazionali, ma vittime anche della miseria e dell’ignoranza di chi dovrebbe prendersi cura di loro. A dimostrazione del fatto che è vero che non basta affermare il diritto per ottenere giustizia. Non basta proclamare i diritti perché questi si affermino, devono essere garantiti, protetti e attuati. Ecco perché a fine novembre porterò in Consiglio Comunale la pratica con cui aderiamo ufficialmente al Progetto Unicef “Sindaci difensori dei bambini – Child Friendly Cities” attraverso cui l’Amministrazione comunale – tutta - si impegnerà a realizzare e rafforzare iniziative volte a estendere una cultura per l’infanzia non solo per migliorare strutture e servizi ma anche per rispondere al diritto all’avvenire delle nuove generazioni".

Stefano Michero

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