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Politica | 17 novembre 2011, 23:21

Sanremo: in consiglio il caso di Villa Mercede. Donzella "Dandola al casinò si rischia di perderla tra pochi anni"

La questione di Villa Mercede è stata al centro di un lungo confronto in consiglio comunale. il dibattito è stato aperto da massimo Donzella "La Villa deve rimanere un bene pubblico per fini sociali". Zoccarato "Nessuno ha mai detto che vogliamo venderla, ma solo cederla al casinò" ha detto Zoccarato.

Massimo Donzella

Massimo Donzella

Sempre davanti ad un folto pubblico, tra cui molti abitanti del quartiere di San Martino, il consiglio comunale ha affrontato la questione di Villa Mercede che il Comune vuole cedere al casinò. la vicenda è già stata oggetto di nuemrosi scontri politici sul mantenimento della proprietà dell'immobile per utilizzarla con fini pubblici. Ad aprire la discussione è stato il consigliere Massimo Donzella.

"L'Amministrazione non deve pensare tanto al presente ma al futuro che è di tutti e non di una parte politica - ha detto Donzella - Lo scorso 13 aprile il consiglio comunale ha adottato la variante al piano regolatore, con cui Villa Mercede veniva trasformata in residenziale, abitativa o di uffici. In questo però l'Amministrazione non ha tenuto conto dell'interesse pubblico di quella zona e della comunità che ci vive. Quella è un'area dove si svolge l'attività dei frati francescani e degli scout, dove quindi si pratica il sociale ed il volontariato, dove ci si riunisce con un'atmosfera che serve da esempio per i giovani. E' già un'area congestionata del traffico e priva di parcheggi. Quello che non condivido - prosegue Massimo Donzella - è il rischio di dare un bene pubblico come Villa Mercede al Casinò. Questo perchè il Comune ha degli interessi che sono diversi dal casinò che, giustamente essendo una società privata, ha come fine il profitto e l'utile e non il benessere dei cittadini. Quindi, ricevendo Villa Marcede, gli servirà come garanzia alle banche per finanziare il piano di impresa".

"In questo mese siamo, rispetto allo scorso anno, ad un -20%, se si continuerà così tra tre anni ci sarà un pareggio tra costi e ricavi. Il rischio sarà quindi che un eventuale mancato pagamento delle rate alle banche potrebbe determinare un'azione esecutiva che porterebbe alla vendita della villa. Altra ipotesi - prosegue Donzella - è che il casinò, avendo necessità di utilizzare profitti da villa Mercede, la possa affittare utilizzando anche il giardino che verrebbe utilizzato come parcheggio e quindi tolto alla comunità. Il sindaco si deve impegnare a non trasferire villa Mercede al casinò e a non utilizzarla in maniera diversa come quella attuale". 

"Sono anni che all'interno della villa non vengono svolte attività - ha risposto l'assessore Franco Solerio - nel 2008 il commissario prefettizio individuò nella villa la collocazione del giudice di pace. Per ristrutturarla però servono 2 milioni di euro. Quello detto dal consigliere Donzella quindi non si sposa con la situazione nazionale ed europea. Se non vengono messi in circolo denari di privati, la villa rimarrà così per altri 12 anni. E' accaduto lo stesso con il Tiro a Volo con un privato che ha offerto 5 milioni di euro e ne investirà altrettanti per creare un nuovo polo con la creazione anche di posti di lavoro. Il parco resterà comunque del quartiere. Non basta dire di non darlo al casinò - conclude Solerio - bisogna dare una destinazione alla villa che abbia una concretezza". 

"Questa è una risposta inaccettabile - ha replicato Donzella - perchè riferirsi solo al perimetro della villa, è evidente che sia un cavallo di Troia come primo passaggio per devastare il parco. Perchè senza questo non ci sarebbe convenienza economica per un privato. Se il Comune spende 200 mila euro l'anno per affittare la sede del giudice di pace, perchè allora non fa un mutuo e ristruttura la villa e ce li mette dentro ? Operazione che potrebbe interessare anche altri servizi per cui il Comune paga degli affitti. Non facendo così - conclude Donzella - si fa un danno a questa comunità". 

"Oggi ho sentito il discorso del presidente Monti - è intervenuto il sindaco Maurizio Zoccarato - che ha parlato di dismissioni societarie e di vendita degli immobili degli enti pubblici. Ci si lamenta di come va il Paese, ma nessuno si è posto il problema del perchè ci si trova in questa situazione. In realtà è stato tenuto un tenore troppo alto per colpa della politica, che non ha fatto fare sacrifici piccoli ogni anno, ma li chiede forti oggi. Se io dovessi fare stasera un discorso politico direi che Villa Mercede non la venderei mai, che la ristruttureremo e che la metteremo a disposizione di tutti. Questo sarebbe un discorso politico, ma sarebbe una grande bugia politica. Nessuno ha comunque mai detto che la villa sarà venduta, ma che sarà data al casinò e questo è diverso. Il cambio di destinazione d'uso è stato fatto per aumentare il valore del casinò. Ma secondo voi Villa Mercede è meglio lasciarla così con i topi ? Discutiamone insieme, quindi sono favorevole a portarla in commissione".

"La portiamo in commissione a condizione che tutto rimanga fermo fino a quel momento" ha replicato Donzella.

"Certo, sarà così" ha chiuso Zoccarato.

Donzella ha così ritirato l'ordine del giorno, che aveva presentato insieme ai consigliere Daniela Cassini e Alberto Biancheri, mentre ne è stato approvato uno del Pd che chiedeva un approfondimento in commissione sul mantenimento di Villa Mercede e Villa Angerer ad uso pubblico, il mantenimento delle azioni dell'Autofiori così come della proprietà dei negozi già oggetto di proposta di cessione.

Federico Marchi

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