Attualità - 17 novembre 2011, 15:45

Accorpamenti in Liguria: slittata la scadenza per definire l’Unione dei Comuni

La Regione Liguria  alle prese con il post-alluvione a Genova e nello Spezzino, rinvia la scelta  di definire gli ambiti territoriali delle Unione dei Comuni. Entro oggi, infatti, la giunta regionale avrebbe potuto  individuare soglie demografiche diverse da quelle minime di cinquemila abitanti- tremila per i territori montani- una facoltà stabilita dalla manovra governativa  del Ferragosto 2010 per costituire le Unioni dei Comuni.

La Regione Liguria non vuole, però, decidere da sola, convinta che il provvedimento “non dovrà essere frutto di una imposizione, ma nascere da un processo di condivisione con i sindaci e i comuni”, spiega l’assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita.

“E’ giusto che i comuni si uniscano per migliorare, tutti insieme, la loro organizzazione e i servizi ai cittadini, aggiunge l’assessore- ma  ciò dovrà avvenire tenendo presente  il complesso territorio della Liguria, da rafforzare anche nel rapporto fra costa ed entroterra”.

Frattanto, la Regione Liguria  ha stanziato  contributi  per sostenere e favorire l’associazionismo fra i comuni  nei diversi scaglioni.

In Liguria, sui 235 comuni esistenti, 183 (78% del totale) presentano una popolazione

inferiore a 5 mila abitanti, e quindi rientrano nell’obbligo di accorpamento delle funzioni

previsto dalla manovra,   mentre solo il 4% supera i 20 mila abitanti. I «piccoli

Comuni», la cui dimensione media è pari a 1.364 abitanti, rappresentano il 15% della

popolazione ligure e il 72% della superficie complessiva regionale, con una densità

media pari a 64 abitanti per chilometro quadrato.

Il programma di riordino territoriale in Liguria deve necessariamente tenere conto, oltre

che delle difficoltà di integrazione istituzionale all’interno del territorio, dell’estrema

parcellizzazione dei comuni, la cui superficie media è tra le più basse d’Italia (23 Kmq,

superiore solo alla Lombardia e al Piemonte).

Per favorire l’integrazione e le Unioni fra i piccoli comuni sotto i cinquemila abitanti e gestire in maniera associata i servizi, dopo i significativi tagli della manovra finanziaria agli enti locali, la Regione Liguria ha dato vita a uno sportello multiente.

Al nuovo servizio della Regione Liguria i  sindaci possono chiedere   pareri,  quesiti, informazioni legislative e organizzative in vista della scadenza  del 15 marzo 2012, quando la Regione Liguria dovrà approvare la programmazione complessiva delle funzioni, in forma associata, dei servizi comunali sul territorio e definire le soglie demografiche.

 "L'obiettivo di questo servizio, così come per gli incontri che stiamo organizzando sul tema, è quello di costruire una riforma dal basso, nei limiti stabiliti dalla norma nazionale, coinvolgendo i comuni nell'impostazione, afferma  Paita –

Lo sportello   è  composto dai funzionari Adriana Bottero, contattabile  il lunedì e il martedì dalle 9,30 alle 13 al numero telefonico 010-5485406 e Maurizio Masnata, il giovedì e il venerdì, dalle 9,30 alle 13, al numero telefonico 010-5484637.

I comuni potranno  anche  scrivere all’ e-mail  comuniassociati@regione.liguria.it

Investita dal governo del compito di definire il nuovo assetto istituzionale locale incentrato sulle forme associative intercomunali, la Regione Liguria coinvolgerà nel nuovo servizio i diversi assessorati competenti per materia, dal patto di stabilità, al bilancio, ai distretti sociali, alle ex Comunità Montane.

Renato Agalliu