"Leggo tutte le mail e dichiarazioni (anche della Confartigianato!) relative ad un festival dei deejay a Sanremo, su proposta del Sig. J.P. Novembre.
Partendo proprio dall’idea del festival e dal commento del buon Federico Marchi che dice 'cosa ne penseranno a palazzo Bellevue?', desidero intervenire nella discussione, ma è necessaria una piccola introduzione.
L’idea della rassegna SANREMO DJ non è cosa nuova, risale al 1996 quando da Radio Sanremo (ex 104 per i nostalgici ) partì l’iniziativa di un concorso nazionale che, basandosi come molti concorsi sulle iscrizioni e poche sponsorizzazioni, andò poi a spegnersi.
Veniamo ai nostri giorni ed in merito alla mail del lettore Sig. Costantino, tralasciando alcuni dettagli sull’evento dello scorso febbraio, devo precisare che il concorso che cita è denominato SA REMO DJ, operazione intelligente e commerciale dove con abilità grafica, fatta da azienda non locale, si sottintende con una 'n' abbozzata da una cuffia alla nostra denominazione già registrata SANREMO DJ e messa in atto nel ‘96 ma forse molti Dj di oggi erano un po’ troppo giovani).
E qui vorrei aprire un piccolo dibattito: i nostri amministratori si sono mai resi conto del vero valore della denominazione SANREMO? si sono mai resi conto di quante aziende nemmeno residenti in provincia sfruttano l’appeal della denominazione per iniziative commerciali, di spettacolo e non, che solo occasionalmente hanno poi a che fare direttamente con al Città del Festival ?
Ma veniamo a noi. Dopo aver registrato SANREMO DJ e SANREMO DANCE, abbiamo presentato in data 6 ottobre 2011 una proposta all’Assessorato al Turismo ed alla Sanremo Promotion per l’organizzazione di un evento esclusivo di rilevanza internazionale dal 13 al 19 febbraio 2012 relativo al mondo Club e Dj dal quale proseguire poi con una manifestazione con cadenza annuale. Ad oggi, dopo aver chiesto invano 'udienza', ritengo che la proposta protocollata giaccia su qualche scrivania o dentro ad un faldone. Ed il tempo che passa aumenta le difficoltà per le piccole realtà locali alle quali servono risposte veloci e concrete per poter innovare e creare lavoro. Solo i grandi gruppi con la gestione di budget elevati possono permettersi di effettuare operazioni mediatiche in poco tempo.
Gentile Sig. Luca Falco, come pensa di risolvere anche solo questo piccolo problema di comunicazione? Bisogna forse affidarsi alle pagine del web o all’indignato speciale di Mediaset? Le idee non mancano, come vede nascono da più parti proposte similari come nel caso che oggi commenta anche Lei. Perchè non prova ad esempio a rivitalizzare un ambizioso progetto denominato 'Tavolo del Turismo' (se non sbaglio del 2009)? Un tavolo dove chiamare tutti, ripeto polemicamente 'chiamare tutti' gli operatori del settore (albergatori, operatori dei media, commercianti, artigiani etc.) ed agire concretamente come un gruppo locale (vedi consorzi esistenti in Italia) non ognuno per sé generando così una frammentazione delle poche risorse disponibili e forse qualche duplicazione di iniziativa. La sua 'reazione' è interessante, aspetto di leggere la continuazione!
Disponibile al colloquio ed incontro con le parti interessate da questa mia, chiudo ritornando alla battuta di Marchi 'cosa ne penseranno a palazzo Bellevue?' (e Villa Zirio aggiungo).
Grazie a Sanremonews e Carlo Alessi per l’ospitalità.
Mauro Birocchi
Rivieracom – Sanremo
Membro del Direttivo Nazionale Radio Televisioni Europee Associate
Consulente Radio Sanremo e B-Events".