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Al Direttore | 16 novembre 2011, 07:41

Imperia: intervento di ieri del Consigliere PDL Dulbecco, la lunga risposta di un nostro lettore

Imperia: intervento di ieri del Consigliere PDL Dulbecco, la lunga risposta di un nostro lettore

Un nostro lettore, Alessio Corradi, ci ha scritto per rispondere alla riflessione del consigliere PDL Angelo Dulbecco:

"Essendo suo coetaneo, mi sono sentito ancora più in dovere di rispondere nel merito delle questioni da lui sollevate, escludendo il fisiologico fastidio che si avverte quando si leggono dichiarazioni demagogiche e populiste. Se a questo aggiungiamo la necessità di pluralismo che si deve avere in una democrazia, potrete ben capire le ragione che mi hanno portato a rispondere a spron battuto. Vengo ora alla trattazione della riflessione, citando parte per parte le sezioni del discorso. Per amor di sintesi ho omesso le fonti dalle quali ho riportato i dati, ma una ricerca su Google permetterà a chiunque di accertarsene, rileggendo gli stessi sui principali quotidiani nazionali".

"Negli ultimi anni - scrive Corradi - la vita politica italiana ha avuto un solo vero protagonista: Silvio Berlusconi. I suoi governi sono stati i più longevi nella storia della Repubblica, pur vivendo i momenti probabilmente più difficili dal dopoguerra ad oggi: 11 settembre, catastrofi naturali, crisi finanziarie, solo per citarne alcuni. Faccio solo notare che le 'catastrofi naturali', capaci di piegare il terzo paese europeo come uno stato del terzo mondo (se non altro rimaniamo sempre sul podio), sono in parte dovute alla cattiva gestione della cosa pubblica e in generale delle politiche ambientali/di prevenzione. Chi è famoso per i propri condoni edilizi? Chi, qualche mese fa', ha visto il proprio Ministro dell'Ambiente minacciare dimissioni in seguito ai tagli subiti dal proprio ministero? (tagli per il 90%: dal 1,3 miliardi di euro del 2008, previsti per interventi ambientali, a 120 milioni di euro nel 2012 ). Crisi finanziaria: anche in questo caso, chi ha governato l'Italia negli anni di crisi, portandola ad essere il paese europeo che peggio ha risposto alla situazione già grave? Il discorso che il consigliere fa è simile a: 'Mussolini ha governato per tantissimi anni, e si pensi che è riuscito a mantenere il potere per tutta la durata della seconda guerra mondiale, fino alla sua disfatta!'. Insomma, chi è causa del suo mal... Inoltre alcuni grandi nemici hanno sempre tramato, molto spesso nell’ombra e tra gli intrighi, per cercare di abbatterlo: parte della magistratura, il 'salotto buono' dell’economia italiana, una parte dei media politicizzati ed infine la grande finanza internazionale in collaborazione con certe lobby europee. Chiunque, al suo posto, sarebbe caduto prima".

"A questo punto - prosegue Corradi - mi chiedo io chi faccia parte del 'salotto buono' italiano, se non Berlusconi, quotato da Forbes come terzo uomo più ricco d'Italia, presidente del Consiglio, capo del partito di maggioranza. O di come possa costui preoccuparsi dei 'media politicizzati', possedendo 3 stazioni televisive di taratura nazionale e comandando a maggioranza il CdA RAI, ancora nominato dai partiti. La caparbietà e la resistenza di Berlusconi sono da sempre riconosciute impressionanti da chiunque. Sicuramente egli non è esente da colpe, ma vedere dei balordi insultarlo per le strade di Roma, nel giorno delle sue dimissioni, decisamente non è accettabile. Un Presidente del Consiglio che si dimette, pur avendo la maggioranza al Senato e senza mai aver incassato una sfiducia alla Camera, merita l’onore delle armi e che gli venga riconosciuta la portata di un così forte gesto di responsabilità. Per quanto riguarda caparbietà e resistenza, Dulbecco mi trova concorde. Capisco anche l'umore di chi vede il proprio leader dimissionario venire insultato e deriso dalla folla, anche se forse bisognerebbe far notare che tale atteggiamento nei confronti di Berlusconi non è figlio degli ultimi 10 giorni, ma accompagna gli italiani da un bel po' di tempo. Insomma, capisco la tristezza ma non certo la sorpresa. Berlusconi si è dimesso, è vero, quando ancora aveva ufficialmente la fiducia. Eppure, il consigliere dimentica che pochi giorni prima, al voto del rendiconto dello Stato, il pallottoliere ha segnato 306 voti favorevoli alla maggioranza. Se ci fosse stata una votazione di fiducia, il Cavaliere l'avrebbe certamente persa. A onor di cronaca".

"Invece in Italia assistiamo a scene squallide, di caroselli come ad una vittoria della Nazionale. Ancora una volta - prosegue nuovamente Corradi - si dimentica che è lo stesso Berlusconi ad aver trasportato nella scena politica la cultura del ridicolo. Dimentichiamo, per citarne una, quando fece il gesto delle corna in una foto, in compagnia di altri funzionari internazionali? Cosa ci si aspettava, i funerali di Stato per la caduta di un clown? Di gente che pensa che piuttosto che veder cadere il proprio avversario politico vada bene qualunque cosa, magari un governo tecnico, che, nonostante venga fatto a palazzo e non nelle urne, viene visto come qualcosa di magicamente salvifico. Quella gente, invece di danzare o peggio sbraitare per le vie della nostra Capitale, bene farebbe a cercare di capire cosa sta accadendo, nel nostro Paese e nel resto del mondo. A scegliere i governi ora non sono più i cittadini ma bensì i mercati. Le ragioni della finanza hanno avuto il sopravvento sulla democrazia. Pensando a questo credo che vi sarebbe ben poco da festeggiare. Senza considerare le ingerenze di  paesi come Francia ed Inghilterra, in questa situazione dove il Capo dello Stato ha nominato senatore a vita quello che sarà il prossimo Premier (investito di tale carica prima dai media) in una manciata di minuti. Il nuovo governo si farà in una domenica. In questo mi trovo d'accordo. Eppure non capisco come questa analisi non condanni proprio Berlusconi e il Pdl. Se la democrazia ha fallito in favore della finanza (questo stiamo vedendo, in ultima analisi), è anche e soprattutto colpa dei partiti. E lo è soprattutto dei partiti di maggioranza! Chi avrebbe dovuto proteggerci dalla speculazione, il Pd, forse Sel? Mi aspetto che questo sia compito del partito che detiene il potere. Se il Pdl ha fallito, ce la si prenda con chi pensava a legiferare in merito al lodo Alfano o alla prescrizione breve, piuttosto che impegnarsi sulla ripresa dell'economia, e chi ha sostenuto per mesi che la crisi non fosse reale, ma esclusivamente fattore psicologico".

"Credo che per descrivere questo momento - termina Alessio Corradi - pazzesco sia il termine più appropriato. Ora anche il Popolo della Libertà, partito che è uscito vincitore dalle ultime consultazioni elettorali, ha deciso di dare il proprio appoggio al nascente governo tecnico. La cosa assolutamente importante è che questo esecutivo sia a tempo, porti a termine le misure che ci vengono richieste dall’Europa e che subito dopo lasci la parola al corpo elettorale che, in ogni democrazia, è l’unico organo che sta al di sopra di qualunque altro potere e che può decidere da chi essere rappresentato e governato. Per quanto riguarda Silvio Berlusconi, sono sicuro che non abbandonerà definitivamente la scena politica nazionale e che saprà ancora parlare ai cuori di chi, come lui, non vuole che il nostro Paese sia governato da forze immature e da personaggi legati ad un passato politico fallimentare. Personaggi che non hanno esitato, in questi anni, ad additare il Presidente del Consiglio come un nemico pubblico, senza il minimo rispetto per le istituzioni e fomentando una piazza sempre più urlante, che danneggia ed insulta, alla faccia dello stile 'democratico'. Due righe: chiunque sia stato eletto col 'porcellum', e non lo abbia abolito appena ha avuto il potere di farlo, sia a destra che a sinistra, non ha alcuna referenza per pronunciare la parola 'democrazia'. Spero che almeno ora, le sinistre la smettano con l’antiberlusconismo folle visto in questi anni. Probabilmente molti saranno terribilmente disperati, avendo costruito le loro fortune (politiche e non solo) grazie all’odio verso il Presidente del Consiglio, unico vero collante di una miriade di forze litigiose che hanno trovato unità solo nella lotta al 'nemico' Berlusconi. Coadiuvati magari da una gran quantità di politici transfughi, professionisti del tradimento e del cambio di casacca che hanno potuto contare anche sul ben visibile appoggio di scrittori, comici e personaggi pubblici che per rinvigorire il loro repertorio (e il loro portafoglio) ormai logoro si sono reinventati come grandi moralizzatori, accusatori  mediatici del Cavaliere".

"Su questo il consigliere ha ragione: la sinistra ha costruito la propria fortuna sull'antiberlusconismo, ed è ora sua responsabilità aprire una stagione politica nuova, di concerto col Terzo Polo e con una destra nuova. Mi fa invece ridere la seconda parte: il Pdl è un'accozzaglia di politici esattamente come ogni altro partito attualmente presente in parlamento. Per citarne alcuni: Capezzone, ex Radicale. Bondi, ex COMUNISTA. Ma per una lista completa che farà sorridere, rimando a questo link. In tutta questa confusione, non si sa bene come andrà a finire. Una cosa sola so con certezza: 18 anni di storia politica e milioni di consensi espressi dagli italiani al Presidente Berlusconi non possono essere regalati a nessuno né tantomeno dispersi sulla spinta dei mercati. Con la speranza di vivere un periodo futuro più sereno, con una politica che abbandona l’odio esasperato verso l’avversario e che sa occuparsi con passione ed impegno dell’Italia, ringrazio Silvio Berlusconi per tutto quello che è riuscito a fare nel corso di questi anni e per aver fatto crescere in me la passione per la politica. Al Cavaliere infine non dico addio, ma semplicemente arrivederci. Con la medesima speranza che Dulbecco si augura, auspicandomi che oltre all'odio verso l'avversario la politica si liberi anche dell'eccessivo amore verso se stessi, concludo questa lunga riflessione, con la speranza che venga effettivamente pubblicata".

Carlo Alessi

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