Arriva la puntualizzazione di Danilo Parodi (Udc) in risposta al Consigliere leghista Nicolino Del Sole:
"In primo luogo - scrive Parodi - alla luce della reazione personale del consigliere Del Sole sono contento di avere con il mio intervento colpito nel segno, per quanto riguarda poi come lui sostiene la capacità del mondo animale di assumere molteplici sembianze o specie non volendo offenderlo lascio a lui quale meglio le si addice".
Poi prosegue: "Voglio innanzi tutto sottolineare che a differenza del consigliere Del Sole che il produttore lo fà come secondo lavoro che io faccio questo mestiere da ormai trent’anni ed opero con la mia azienda su quasi tutti i mercati sia in Italia che all' estero e che da anni sono uno dei maggiori usufluitori del servizio di vendita per conto del mercato dei fiori di Sanremo e che pertanto le mie considerazioni non sono frutto di speculazione politica, ma scaturiscono dalla paura che sul mercato di Sanremo venga cancellato per incapacità politica o gestionale tutto ciò che a fatica e forse con molti errori si è creato (servizio riscossioni,asta,deposito).
Per quanto riguarda il mio personale impegno voglio ricordare a Del Sole che non ho mai fatto parte del consiglio di UCFLOR (a differenza di lui) e che come presidente del Distretto non avevo nessuna autorità per intervenire in merito alle scelte gestionali del mercato, ma che comunque nel mio incarico sono stato uno dei promotori del collegamento tra i mercati di Hyeres e Sanremo (progetto Flor Med) attraverso l'asta on-line e che ho sempre cercato attraverso progettualità (piano del Distretto) di modernizzare i servizi di vendita
In relazione all'attuale ruolo politico di rilancio del settore floricolo che il consigliere Del Sole sta portando avanti mi auguro, per il bene degli operatori, che questo dopo aver concorso alla chiusura dei servizi del mercato non porti alla fine della floricoltura in provinciaTermino qui queste mie doverose precisazioni rendendomi disponibile a lavorare con tutti affinchè il nostro mercato possa avere un futuro migliore che consenta la sopravivenza della floricoltura in provincia”.