Il Consiglio Regionale ha approvato oggi un provvedimento che conferma il piano casa della Liguria per evitare che la normativa nazionale, entrata in vigore il 12 novembre scorso, creasse situazioni di confusione per cittadini e Comuni. Rispetto alla normativa regionale della Liguria, la normativa nazionale prevede infatti, nelle aree urbane degradate, percentuali più elevate di aumenti di volumi per i fabbricati residenziali e norme meno rigorose per aumentare i volumi per i fabbricati produttivi.
“Questa nuova legge conferma il piano casa della Liguria, uno strumento molto equilibrato rispetto a quelli adottati da altre Regioni italiane, evitando una generalizzazione degli aumenti degli edifici che non tiene conto della particolarità del territorio ligure” dichiara Nino Miceli, Capogruppo PD in Consiglio Regionale.
Altre norme sempre riguardanti l’edilizia, e in particolare la semplificazione delle procedure per costruire, ritorneranno invece in Commissione Attività Produttive. “Sarà quella la sede – ha sottolineato Sergio Scibilia, Consigliere Regionale del PD e Presidente della Commissione - dove si potrà avviare una proficua discussione, accogliendo anche modifiche e osservazioni nel frattempo arrivate dalle categorie e dai cittadini, oltre che dalle forze di opposizione. Un confronto che auspico porterà a una semplificazione della normativa. E’ necessario tentare di licenziare leggi quanto più possibile chiare, applicabili da tutti senza dover ricorrere a costose consulenze tecniche per interpretarle, in modo che tutti i cittadini possano davvero essere uguali davanti alla legge. Credo anche che occorra sburocratizzare il settore dell’edilizia, mettendo poche norme chiare, e rafforzare i controlli perché chi non le applica venga scoperto e sanzionato”.