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Politica | 09 novembre 2011, 14:46

Eventi alluvionali in Provincia: il rilancio di Biasi “Sindaci lasciati in balia di se stessi. Urge tavolo tecnico”

“Il paradosso per tutti i Sindaci – sottolinea Biasi – è avere l’obbligo di dotarci di studi approfonditi che rispettano le norme vigenti, avere la responsabilità civile e penale delle eventuali disastrose conseguenze, ma non aver la garanzia che, una volta svolto a pieno il nostro dovere,qualcuno pensi ad una norma specifica per la tutela e la messa in sicurezza delle popolazioni”.

Eventi alluvionali in Provincia: il rilancio di Biasi “Sindaci lasciati in balia di se stessi. Urge tavolo tecnico”

A seguito delle perturbazioni temporalesche che hanno interessato anche la nostra Provincia, il Sindaco di Vallecrosia, Armando Biasi, intervenuto in questi giorni per estendere la proposta di un coordinamento tra Regione, Provincia e Comuni, rilancia chiedendo ai Consiglieri Regionali  di aprire un tavolo tecnico per ascoltare il grido di allarme dei Sindaci: “Che da una parte non hanno i mezzi economici per attivare una specifica prevenzione e dall’altra si vedono pressati da responsabilità sempre più onerose”.

Viene chiesto in primo luogo – spiega Biasi – agli enti pubblici di attivarsi e dotarsi di progettualità da finanziare con fondi speciali per la messa in sicurezza dei nostri torrenti onde rispettare i piani di Bacino. In questo caso il nostro Comune recentemente ha completato il progetto, approvato dalla Provincia e dalla Regione, del nuovo canale scolmatore ideato da due Professori del Politecnico di Milano, che individua gli interventi necessari dalla foce del Verbone sino al Ponte della Romana, con un costo complessivo di oltre 20 milioni di euro e con la previsione anche della demolizione di un palazzo esistente. Abbiamo ricevuto i complimenti da parte del Ministero, della Regione  e della Provincia in quanto in soli due anni ci siamo dotati di uno strumento progettuale che identifica i rischi e ne propone le risoluzioni con i costi relativi e abbiamo inserito nel nostro Piano Regolatore lo stesso progetto identificando le aree dove dovrà essere trasferito il fabbricato oggetto di esproprio. Ma la notizia insensata, quando si parla di vite umane a rischio, è che non ci sono fondi per finanziare tali opere indispensabili".

Il paradosso per tutti i Sindaci – sottolinea Biasi – è avere l’obbligo di dotarci di studi approfonditi che rispettano le norme vigenti, avere la responsabilità civile e penale delle eventuali disastrose conseguenze, ma non aver la garanzia che, una volta svolto a pieno il nostro dovere,qualcuno pensi ad una norma specifica per la tutela e la messa in sicurezza delle popolazioni”.

Poi manifesta la sua posizione circa una valutazione più oggettiva del cosiddetto “rischio allerta 2”: “La mia proposta è di attivare corsi di formazione per tutti i Sindaci, i Comandanti di polizia Locale, gli uffici tecnici e tutti coloro che hanno delle responsabilità decisionali per la valutazione oggettiva dei rischi, o quanto meno, di sottoscrivere un protocollo di intesa (da Ventimiglia a Sarzana) che stabilisca ed obblighi i Sindaci a chiudere le scuole, i supermercati, le attività produttive, le autorimesse e quant’altro necessario. Credo che lo spirito che anima ogni amministratore pubblico sia rivolto alla discussione per risolvere i problemi e non per attribuire colpe o responsabilità ad altri soggetti. Ormai è giunto il momento di affrontare diversamente alcuni problemi, irrisolti da molti anni, fermo restando che senza un opportuno stanziamento di fondi diventa molto difficile formulare proposte concrete”, ha concluso.

 

Renato Agalliu

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