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Al Direttore | 07 novembre 2011, 16:22

Allerta Meteo e chiusura delle scuole: nuovo intervento di un nostro lettore di Imperia

Allerta Meteo e chiusura delle scuole: nuovo intervento di un nostro lettore di Imperia

Un nostro lettore, Fabio Ferrero, ci scrive nuovamente in relazione all'Allerta meteo ed alla chiusura delle scuole: 

“Eh si siamo tutti esperti. Ora parliamo di coordinamento, ma in realtà siamo solo stati finora i più fortunati. Ci ha salvato l'incostanza delle precipitazioni, nonostante fossero particolarmente violente. Chiudere le scuole nonostante non si sia arrivati a situazioni limite è stato un atto di grande responsabilità. Certo ha messo in difficoltà le famiglie dove sono in due a lavorare, ma qualche giorno di vacanza extra magari da passare con i nonni credo si possa sopportare. Ma io mi domando sempre se quando parliamo riflettiamo, si perchè forse alcuni di noi non hanno ben presente quello che succede davanti alle scuole quando piove. Un delirio di genitori, un groviglio di auto che non hanno nessun rispetto in primo luogo per gli scuolabus, immaginatevi quindi in una situazione di emergenza. E mi chiedo anche se le scuole sono preparate per affrontare questo tipo di emergenza, perchè a Genova pare non sia stato così altrimenti i genitori non sarebbero stati chiamati a casa per andare a prendere i figli proprio nel momento di maggior pericolo. Ritengo che le scuole dovrebbero affrontare questo tipo di eventualità, così come sono preparate alle evacuazioni per incendio o terremoto, anche le piogge intense sono un pericolo da non sottovalutare, quindi la Sig.ra Murante come rappresentante dell'Associazione Genitori di Ventimiglia dovrebbe farsi promotrice di un'iniziativa semplicissima: creare una rete di avviso che parte dalla scuola quando la situazione raggiunge un certo livello di criticità. Mi spiego: i nostri figli sono durante un forte temporale al coperto, al caldo e assistiti da persone competenti, quindi si trovano in pericolo nel momento che si decide di mandarli fuori quando la situazione non lo consiglia. La scuola dovrebbe semplicemente contattare telefonicamente i rappresentanti di classe, iniziando un passaparola finalizzato ad evitare l'afflusso in massa creando intasamenti e disordine alla circolazione. Appare evidente come gli scuolabus in una situazione di intasamento risulterebbero i più penalizzati stante il numero maggiore di bambini che possono trasportare, mentre invece dovrebbero essere il mezzo da prediligere. Dire che la chiusura delle scuole non ha avuto alcun significato e limitante, ed è espressione del disagio di quei genitori che hanno incontrato qualche difficoltà nell'affrontare l'emergenza, quegli stessi genitori che però l'avrebbero invocata fosse successo un disastro. Molti dimenticano che vi sono tanti giovani che arrivano dall'entroterra, e lì la situazione non si stabilizza appena smette di piovere, a volte un frana si forma il giorno dopo, ma in generale chi arriva dalle vallate ha una percorrenza stradale maggiore in situazioni di maltempo che aumenta le probabilità di pericolo. Ultima considerazione personale: se il nostro territorio fosse in sicurezza, anche le autorità si sentirebbero più tranquille nel valutare la situazione generale, oggi non è così e i nostri amministratori ne sono a conoscenza (altrimenti non avrebbero fatto fare gli straordinari agli operai per pulire all'ultimo girono), quindi ben venga la loro paura se giova alla nostra incolumità”.

Carlo Alessi

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