"Non è vero che l'esternalizzazione è inevitabile. Si può fare a meno di ricorrervi con l'individuazione e l'adozione di soluzioni praticabili che mantengano la gestione pubblica del servizio. Invitiamo per questo i genitori, che da utenti si sono meritoriamente auto organizzati per agire la protesta contro la chiusura delle quattro cucine, a non disinteressarsi, ora che questo problema sembra in buona parte rientrato, della sorte dell' intera gestione".
Lo scrive Pasquale Indulgenza, capogruppo del P.R.C. al Comune di Imperia che prosegue: "Dare a privati il servizio comunale delle mense scolastiche significherebbe fatalmente un suo scadimento e snaturamento, per banalissime ragioni di interesse economico e di assetto organizzativo, unitamente alla messa in discussione della sicurezza e delle condizioni lavorative degli addetti. Non si facciano illusioni i cittadini e le famiglie imperiesi: non c'è controllo della qualità che tenga, di fronte ad una messa sul mercato delle prestazioni in argomento e ad una conduzione a fini commerciali delle attività. Le stesse assicurazioni 'strappate' oggi all'Amministrazione, che ha dovuto momentaneamente fare un passo indietro, sarebbero rese vane tra un anno, data l'incalzante situzione di crisi, in assenza di scelte chiare e impegnative a favore del pubblico e di una adeguata e intelligente strategia per salvaguardarlo. Serve quindi - torniamo a muovere questo appello - che genitori e lavoratori, sindacati e comitati si parlino per condividere una vertenza cittadina che vale per l'oggi e per il domani. Gli interessi degli attori coinvolti possono e devono convergere verso un solo, comune obiettivo: quello di riqualificare, con una opportuna razionalizzazione organizzativa e un forte investimento sociale da parte del Comune, un servizio fondamentale per il welfare locale, in termini di sostegno alle famiglie, accudienza dei minori e educazione alimentare".