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Politica | 21 settembre 2011, 09:42

Bordighera: Bosio "Con il declassamento dell'ospedale vengono meno i presupposti della concessione"

Nuove polemiche per il piano di riorganizzazione sanitaria che prevede, per l'ospedale Saint Charles di Bordighera, la trasformazione da pronto soccorso a punto di primo soccorso. "In questo caso c'è rischio che l'Asl diventi inadempiente con quanto firmato con il Comune nel 2004" ha detto il consigliere provinciale Giovanni Bosio.

Giovanni Bosio

Giovanni Bosio

Proseguono le discussioni sul futuro dell'ospedale Sanit Charles di Bordighera e sui ritocchi che avrà, in particolare la trasformazione del pronto soccorso a punto di primo soccorso seppur aperto 24 ore. Ad alzare la voce è ora il consigliere provinciale Giovanni Bosio che abbiamo interpellato in qualità di ex sindaco di Bordighera e per essere già intervenuto in passato per la struttura della città delle palme. "Questo ridimensionamento rappresenta una scelta fortemente penalizzante per tutti cittadini del comprensorio intemelio e per l'intera provincia - ha detto Bosio - di fatto l'ospedale di Bordighera viene così declassato. Il passaggio da pronto soccorso a punto di primo soccorso, non fornisce tutte le garanzie per i cittadini che prima poteva dare. Quindi sono fermamente contrario e proseguirò nella mia attività in Provincia, affinché si possano cambiare le cose. In questa battaglia sono al fianco del comitato Sanit Charles".

Bosio, che si trova nel suo gruppo indipendente, dopo aver redatto un proprio ordine del giorno (ALLEGATO), sta predisponendo insieme ai capigruppo Gramondo dell'Udc, Vincenzo Lanteri del Pdl e Brizio della Lega Nord, un altro ordine del giorno che sarà discusso nel prossimo consiglio provinciale in programma il prossimo 29 settembre. "Esprimiamo forte contrarietà per il piano di razionalizzazione e per il fatto che non venga riallineata la quota procapite - prosegue - che vede la Asl1 Imperiese penalizzata del 25% rispetto alle altre zone della Liguria".

Un aspetto particolare è legato alla convenzione, firmata dal Comune di Bordighera e dalla Asl1 nel 2004, in cui lo stabile dell'ospedale veniva dato in concessione gratuita all'Azienda Sanitaria per 30 anni a condizioni particolari. L'articolo 3 della convenzione recitava: "Il comune di Bordighera è disponibile ad tale richiesta alle uniche ed essenziali condizioni che in detti locali venga continuata l'attività ospedaliera così come indicato nel piano socio sanitario regionale approvato dal consiglio regionale il 27 gennaio 2004".

"Che prevedeva un pronto soccorso oltre ai reparti di medicina, ortopedia, traumatologia ed altro - spiega Bosio - ora invece non abbiamo più ortopedia, traumatologia, protesica eccellenza ed adesso ci tolgono anche il Pronto Soccorso. In questo caso c'è rischio che l'Asl diventi inadempiente con quanto firmato con il Comune nel 2004 quando io ero sindaco. Mi hanno stupito molto le dichiarazioni di esponenti politici del territorio, e mi riferisco al consigliere regionale Sergio Scibilia, che dovrebbero rappresentare questa parte di Liguria a tutela anche della salute dei cittadini, che hanno espresso soddisfazione per questo piano".

Files:
 ordine del giorno prov. (35 kB)

Federico Marchi

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