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| 14 settembre 2011, 07:36

L'inevitabile battaglia per il Diritto alla Salute

Ieri, mentre in Tribunale la Casa della Legalità depositava la l'esposto denuncia per omissione d’atti d’ufficio a carico dei sindaci Attilio Caviglia (Vado Ligure) e Alberto Ferrando (Quiliano), il coordinamento delle associazioni, partiti e sindacati contrari carbone tenevano una conferenza stampa presso la Sala Rossa del Comune di Savona, spiegando le vie legali che hanno deciso di intraprendere

L'inevitabile battaglia per il Diritto alla Salute

Oggetto della discussione la Delibera del 12 Giugno 2011, con la quale la Regione Liguria ha dato il via all’Intesa “per la realizzazione di una nuova unità a carbone della potenza di 460 MW nell’ambito della centrale di Vado Ligure – Quiliano VL6”.

L’Avvocato Marco Ceruti, considerato forse il “guru” degli avvocati operanti a tutela dell’ambiente, che su mandato del coordinamento delle associazioni, partiti e sindacati ha analizzato la Delibera, avrebbe individuato due punti chiave su cui concentrare gli sforzi:

- Il primo riguarda l’obbligatorietà del rilascio dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale, appendice a fondo articolo), ovvero la certificazione del Ministero dell’Ambiente, rilasciata solamente se un progetto rientra nei parametri di sicurezza ambientale previsti a norma di Legge (parametri imposti dalla Comunità Europea). Secondo le affermazioni dell’associazione, non solo non sarebbe ancora stata rilasciata, ma la centrale non rispetterebbe i parametri imposti dalla legge nemmeno allo stato attuale.

(Ricordiamo che anche nella giornata di ieri indiscrezioni confermerebbero lo stop del gruppo a carbone nr.4)

- In secondo luogo l’obbligatorietà della stipula di una convenzione tra tutti gli enti pubblici in causa, ovvero Regione, Provincia, e i due comuni di Quiliano e Vado Ligure. Secondo l’analisi dell’avv. Ceruti infatti, se uno solo degli Enti coinvolti non firmasse la convenzione, essa perderebbe la caratteristica dell’efficacia, fermando quindi il progetto.

Come spiega il portavoce dell’associazione Uniti per la Salute Onlus Gianfranco Gervino, in merito al secondo punto in particolare, è stato redatto una comunicazione ufficiale, diretta ai due Sindaci, con il quale associazioni e realtà contrarie al progetto di ampliamento a carbone garantirebbero loro il massimo appoggio, nel caso in cui i due decidessero di non siglare la convenzione.

Un comunicato che suona come un monito per i due Sindaci, soprattutto per Caviglia, che deve la sua elezione soprattutto al movimento contrario alla piattaforma “Maersk”.

Non si sono quindi fatte intimorire le realtà contrarie all’ampliamento, dimostrando tenacia e freddezza nell’impugnare un atto, la delibera regionale, che se in un primo momento sembrava un brutto colpo per il movimento, oggi sembra uno strumento fondamentale per ribaltare le sorti di Vado e Quiliano.

Non solo, si spingono oltre, spiegando che la battaglia per la difesa della salute non si ferma agli aspetti legali, nè tantomeno alla singola questione della centrale a carbone.

Medicina Democratica (Movimento per la tutela della salute sul posto di lavoro) pone l’accento sulla necessità di ampliare il panorama dal problema della centrale, come a quello della piattaforma, fino ai piani economici della provincia e della regione (e non solo), sottolineando come la necessità di lavoro non possa essere usata come merce di scambio, a maggior ragione se quantità e qualità del lavoro non sono assolutamente garantibili.

Nella stessa sede il partito Comunista dei Lavoratori, che non solo è contrario all’ampliamento, ma chiede il passaggio dal carbone al metano per le strutture in funzione, ha comunicato che il 26 settembre avrà luogo a Quiliano un’iniziativa pubblica nella quale verranno sviscerati i legami tra le questioni Tirreno Power, Piattaforma Maersk e No-Tav.

Da quanto è emerso dalla conferenza stampa, ci sarà ancora molto da scrivere.

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Autorizzazione Integrata Ambientale

Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128: "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell’articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69".

L'autorizzazione integrata ambientale (AIA) é il provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni, che devono garantire la conformità ai requisiti di cui alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128, che costituisce l’attuale recepimento della direttiva comunitaria 2008/1/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 gennaio 2008 sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC).

Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 29-quattuordecies del citato D.Lgs. 152/06, tale autorizzazione é necessaria per poter esercire le attività specificate nell'allegato VIII alla parte seconda dello stesso decreto.

In linea con i principi della convenzione di Aarhus e con quanto previsto dagli artt 29-quater, 29-decies del D.Lgs. 152/06, per facilitare e promuovere l'accesso all'informazione e la partecipazione del pubblico, questo Ministero cura la pubblicazione on-line della documentazione fornita dai gestori ai fini del rilascio delle AIA di competenza statale, relative agli impianti di cui all' allegato XII alla parte seconda del D.Lgs. 152/06.

Si rammenta in proposito che eventuali osservazioni sulle istanze potranno essere presentate dopo la pubblicazione dell'apposito avviso a mezzo stampa e durante tutto il procedimento dai soggetti interessati in forma scritta o con e-mail certificata al competente ufficio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Per aumentare ulteriormente la trasparenza del procedimento amministrativo, questo Ministero curerà, altresì, la pubblicazione on-line dei principali atti relativi alla procedura per il rilascio di AIA.

Sono inoltre resi disponibili gli esiti dei controlli sulle AIA di competenza statale, i documenti e la normativa di riferimento, informazioni sullo stato di applicazione della disciplina IPPC a livello regionale.

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La conferenza stampa è stata tenuta congiuntamente da associazioni e partiti elencati in calce i cui rappresentanti si sono sistemati fianco a fianco dietro il tavolo a sottolineare una significativa unità di intenti: infatti l'intervento "centrale" è  stato tenuto dal presidente regionale WWF, inoltre ci sono stati interventi di altre realtà. Questa unità tra moltissimi enti locali ed anche a livello nazionale è uno dei punti importanti che da' concreta speranza.

ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - Comitato provinciale di Savona

ARCI, Comitato Territoriale di Savona

Associazione Amici Del Mediterraneo

Associazione Consumatori Utenti - Savona

Associazione Uniti per la salute Onlus - Quiliano

Comitato"Ambiente e Salute" di Spotorno - Noli.

Confederazione Unitaria di Base - Savona

Federazione Verdi della Provincia di Savona

Libreria Ubik-Savona

Medicina Democratica – Savona

Movimento 5 Stelle – Savona

Noi Per Savona - Savona

Partito Comunista Dei Lavoratori - Savona

Partito Dei Comunisti Italiani - Savona

Partito della Rifondazione Comunista - Federazione provinciale di Savona

WWF  Liguria

Associazione GASSA

Sodalizio Pirandello Savona 

Legambiente

Matteo Loschi

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