L’Arci aderisce alla mobilitazione promossa dalla Cgil con lo sciopero generale di domani e si unisce alla richiesta del sindacato perché il Parlamento cambi radicalmente la manovra economica varata dal governo.
"Dopo aver negato per tre anni l’evidenza della crisi diffondendo ingiustificato ottimismo e limitandosi a interventi di facciata, oggi, di fronte alle pressioni europee, il governo drammatizza la situazione e propone in corsa una manovra di correzione finanziaria che contiene tratti inauditi di iniquità sociale.
Questa manovra, frutto di improvvisazione e ancor meno credibile nelle cifre della sua ultima versione, non risolve in maniera strutturale il problema del debito ma si limita semplicemente a far cassa tagliando la spesa pubblica e particolarmente quella sociale, si accanisce con una vera e propria operazione di macelleria sociale sui lavoratori dipendenti, i pensionati, le famiglie. Pur con il modesto ridimensionamento dell’ultima ora, il taglio dei trasferimenti a Regioni ed Enti Locali produrrà inoltre conseguenze pesanti in termini di riduzione dei servizi e maggiori tributi a carico dei cittadini. Una manovra socialmente insostenibile e destinata ad avere conseguenze recessive, perché comprime i consumi e non libera risorse per gli investimenti, l’occupazione, il rilancio dell’economia.
L'Arci invita dunque le sue basi associative e tutti gli iscritti a partecipare alla manifestazioen indetta dalla CGIL in Piazzetta Bianchi a Imperia alle ore 9 di martedì!"