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Eventi | 29 agosto 2011, 09:51

Sanremo: grande successo per la mostra di Gian Genta, che prosegue al Nyala Suite Hotel

Come artista Gian Genta ha trovato solo in anni recenti un crescente interesse da parte di critica e pubblico.

Sanremo: grande successo per la mostra di Gian Genta, che prosegue al Nyala Suite Hotel

Sta riscuotendo grande interesse Où allez vous la belle?, la personale del noto ceramista di Savona Gian Genta visitabile sino al 5 settembre presso la Sale d’Arte del Nyala Suite Hotel di Sanremo (via Solaro, 134). La mostra è ideata e curata dal critico d’arte Giorgia Cassini ed è composta da una quarantina di ceramiche smaltate in diverse cotture che rappresentano le donne, colte in ogni loro sfaccettatura.

Sculture straordinarie – precisa la dottoressa Cassini - per maturità di visione, per intensità espressiva di certe semplificazioni plastiche dove l’affettuosa restituzione della verità del soggetto coincide con la preoccupazione della forma preziosamente stilizzata in un bivalente accordo frutto di una sensibilità umana che trasforma i molteplici soggetti iconografici in forme di ideale bellezza non scevre della loro concreta fisicità.”.

Assiduo frequentatore dei circoli e della mitica scuola artistica di Albissola fin dagli anni 60-70, dopo l’esordio alla quadriennale di Roma, Gian Genta vive a stretto contatto con i più grandi nomi dell’arte italiana con cui ha un rapporto di amicizia ma, al tempo stesso, di riservatezza e di rispetto, affascinato dalle differenti qualità, tra gli altri, di Sassu, Fabbri e Fontana. Ed è proprio in Aligi Sassu che Gian Genta si riconosce maggiormente per quel suo primitivismo incentrato sulla figura e per quella sua passionalità gestuale ed arcaica con cui Sassu infrange le regole della decorazione e della forma.

Come artista Gian Genta ha trovato solo in anni recenti un crescente interesse da parte di critica e pubblico: esaurita l’animosità politica che per lunghi anni lo ha dominato, con il nuovo millennio trasforma il proprio vissuto personale in forme di partecipazione artistica immediate, alternando la terra all’inchiostro e facendo scivolare segno e colori nell’argilla come nella poesia alla ricerca di quella luce che deve avvolgere.

Nel 2002 esce la sua prima raccolta di immagini e pensieri, Fiori di Ortica, a cui dedica la copertina l'amico artista Giorgio Moiso; nel 2005 il secondo libro in versi ed aforismi Passato accanto  la cui copertina, un angelo in camicia di forza, vede l’intervento di Gianni Celano Giannici, artista con cui Gian Genta ha convissuto i migliori momenti culturali della Albissola di Lam, Fontana, Jorn, Sassu, Rossello, Fabbri, Salino, Siri,  Sabatelli, Bonelli,  e di tanti altri ancora come il generoso Sandro Soravia che oggi lo ospita nel proprio atelier per la cottura delle sue ceramiche.

Fondamentale è stata la sperimentazione con la creta presso l’atelier di Turi D’Albissola. Da qui le teste, i busti, le figure umane in ceramica smaltata a terzo fuoco, con quei volti che ricalcano quelli di statuette in soluzioni biomorfe e che sono al contempo critica e visione piena dell'umanità d'oggi. La mostra è visitabile sino al 5 settembre. Tutti i giorni, dalle ore 10 alle 19. Ingresso libero.

Carlo Alessi

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