- 28 luglio 2011, 15:46

Vado Ligure: Capitaneria di Porto scopre acque oleose di sentina non dichiarate. Ma una volta sul posto: che sorpresa !

La nave battente bandiera maltese è la Captain Evangelos e aveva dichiarato di non avere acque di sentina della sala macchine. Per i trasgressori scattano una pesante sanzione e l’obbligo di conferire i liquami a terra prima della partenza. Ci siamo andati per documentarvi la situazione scoprendo che, zitti zitti, con i lavoretti per la Piattaforma Maersk ci stanno provando...

Nel corso di un normale controllo effettuato a bordo di una nave mercantile di bandiera maltese, in sosta nel porto di Vado Ligure, è emersa una grave irregolarità nella dichiarazione delle quantità di residui di idrocarburi presenti a bordo dell’unità.

Interpellato il comandante Deri ha sottolineato come la nave avesse già avuto delle segnalazioni dalle competenti autorità del porto di Amsterdam, anche se riguardanti il tema della sicurezza a bordo. Questo sistema di controlli internazionali è permesso da una banca dati europea (una sorta di balck list) nella quale vengono annotate tutte le segnalazioni che le vari e autorità europee effettuano sulle navi che solcano i nostri mari.

Nelle casse dedicate alle acque oleose di sentina – quelle che raccolgono in pratica tutta la “sporcizia” residua dell’operato della sala macchine e che, in base alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie, devono ormai essere scaricate a terra presso le ditte specializzate – sono state rinvenute 15 tonnellate di acque nere oleose, che il comando di bordo aveva omesso di dichiarare per non essere obbligato ad effettuare la discarica prima della partenza.

La Capitaneria di Porto ha pertanto obbligato il comandante ad effettuare il conferimento dei sopracitati rifiuti prima della partenza, elevando una pesante sanzione amministrativa (6000 euro) a carico della nave stessa.

Tale attività rientra nel piano di quotidiani controlli effettati dagli ispettori specializzati della Guardia Costiera sulle navi in transito nel porto di Savona – Vado Ligure, nel campo della sicurezza della navigazione intesa in senso lato come salvaguardia della vita umana in mare e al contempo tutela dell’ambiente marino dalla minaccia di inquinamenti in quanto vi era la fondata preoccupazione che queste acque, per quanto purificate attraverso un sistema di filtraggi, potessero essere rilasciate in mare.

 

Ma la notizia stavolta è sul fondo. Recandoci sul posto abbiamo infatti notato uno strano movimento di escavatori sull'area di fronte ai Cantieri Hover Marine, proprio nel punto in cui era stata avvistata la chiatta GLF riversante qua e là qualche manciata di sabbia. (vedi notizia correlata)

L'assessore del comune di Vado Illarcio presente sul posto teneva a minimizzare come lavori propedeutici (?) alla piattaforma. E dunque? Sono partiti alla faccia del Comune e del Tar? O magari si stanno approntando un'amena playa esiva vista molo, quelli dei cantieri.

 

Attenderemmo notizie

 

 

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