- 20 luglio 2011, 10:48

Greenpeace: Il carbone nuoce gravemente al clima. Falli smettere

L'associazione ambientalista Greenpeace lancia un'iniziativa a carattere nazionale per la raccolta di firme contro il carbone per la centrale di Porto Tolle. Ci permettiamo un piccolo fotoritocco per "localizzare" il problema anche nella nostra regione.

Il Carbone, in Liguria, purtroppo c'è già da 40 anni a La Spezia, Genova (sotto la Lanterna), Vado Ligure (nel centro abitato). Il 27% delle centrali a carbone d'Italia si trova in una delle regioni più piccole e miopi del Paese: questa.


Così il comunicato di Greenpeace:

"Luca Zaia, il governatore leghista della Regione Veneto, vuole fare un regalo a Enel: cambiare la legge di un parco già fragilissimo – quello del Delta del Po – per consentire la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle. C'è poco tempo per fermarlo: in Consiglio regionale stanno discutendo la legge proprio in queste ore.

L'inquinamento atmosferico prodotto dalla centrale a carbone impatterebbe su un'area di centinaia di chilometri, rendendo l'aria della "Padania" ancor più irrespirabile.
Questa centrale produrrebbe:

  • Più di 10 milioni di tonnellate l'anno di CO2: oltre 4 volte le emissioni annuali di una città come Milano
  • Circa 2.800 tonnellate l'anno di ossidi di azoto, equivalenti alle emissioni di 3,5 milioni di auto
  • Circa 3.700 tonnellate di ossidi di zolfo, cioè più del doppio delle emissioni dell'intero settore trasporti in Italia

Il progetto di riconversione a carbone è già stato bocciato dal Consiglio di Stato: vogliono cambiare la legge per aggirare la sentenza e favorire Enel.

L'occupazione e lo sviluppo industriale non c'entrano nulla. Davanti alla vecchia centrale c'è il terminal gasifero offshore più grande del mondo: convertire la centrale a gas costerebbe la metà, occuperebbe poco meno e inquinerebbe molto meno. Se poi Enel spendesse quei soldi in energia pulita, occuperebbe fino a 17 volte di più.

Abbiamo poche ore prima che il progetto di Enel diventi realtà grazie alla legge di Zaia. Chiedi subito al governatore della Regione Veneto di fermare questo scempio nella zona protetta del Delta del Po."

 

com.