Il controverso capannone ottiene finalmente il titolo abilitativo e con la sistemazione del rio Ballina si consente di rimanere al di fuori della fascia di inedificabilità assoluta prevista dalla vigente normativa di Piano di Bacino.
All’interno della procedura vengono anche rilasciate le sanatorie relative ad altri abusi edilizi minori. Il procedimento è stato complesso, la prima conferenza referente si è svolta in data 22.10.2010.
Il risultato si è ottenuto grazie al lavoro svolto dall’Amministrazione comunale in sinergia con il commissario liquidatore dott. Rando coadiuvato dall’importante opera prestata dal consulente sig. Piccardo.
Si è raggiunto l’accordo per sanare anche il contenzioso sorto tra privati per la legittimazione del capannone costruito con ordinanza sindacale n. 83 del 7.4.1995 ai fini della tutela della salute pubblica.
Il tempo trascorso è stato quello strettamente necessario, infatti, al fine di non gravare sulle risorse finanziarie a disposizione della procedura, abbiamo cambiato le opere di urbanizzazione allargando e rinforzando il ponte esistente consentendo un più lungo lasso di tempo per l’esecuzione dei lavori.
Per fare ciò si è dovuto modificare la convenzione originaria, procedura complessa alla quale si è lavorato alacremente.
Da oggi è possibile rivolgersi al mercato per offrire una struttura regolarizzata e pensare alla scelta di soggetti che possano garantire un serio piano industriale consentendo ai lavoratori e alle loro famiglie una ripresa del lavoro.
Un ringraziamento al Prefetto, alla Regione, alla Provincia e agli uffici comunali che si sono sempre dimostrati disponibili e sensibili al problema del lavoro nella nostra città.