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| 14 luglio 2011, 08:14

Le due facce del PD. Della Seta: Tentativo disperato per riconversione centrali a carbone

Aumentare il contributo del carbone alla produzione di elettricità per un paese come l'italia - incalza il senatore Pd - è una scelta tanto più grave perchè noi siamo già inadempienti rispetto agli obiettivi del protocollo di Kyoto e siamo lontani dagli obiettivi del pacchetto clima. Il carbone non va demonizzato - spiega Della Seta - però tra tute le fonti fossili è sicuramente quella che ha il potenziale clima - alterante maggiore

Le due facce del PD. Della Seta: Tentativo disperato per riconversione centrali a carbone

(AGENZIA PARLAMENTARE) - Roma, 12 lug - "Una norma illegittima poiché interviene su una sentenza del Consiglio di Stato che è quella che ha cancellato il giudizio di compatibilità ambientale per la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle".

Così all'AgenParl il senatore Pd, Roberto Della Seta, commenta quella norma della manovra che consentirebbe, senza il parere degli enti locali, la riconversione delle centrali elettriche in centrali a carbone.


"Il primo problema è che una norma non può intervenite su una sentenza già emanata dal Consiglio di Stato - sottolinea Della Seta - Si tratta di un tentativo estremo e anche un po' disperato per rendere possibile la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle. Una scelta profondamente sbagliata perchè il carbone è, in tutti i paesi europei più avanzati, una fonte presa in considerazione solo nella misura in cui possa essere accompagnata dal sequestro dell'anidride carbonica nel sottosuolo, processi di Ccs, e non è il caso della centrale di Porto Tolle. Aumentare il contributo del carbone alla produzione di elettricità per un paese come l'italia  - incalza il senatore Pd - è una scelta tanto più grave perchè noi siamo già inadempienti rispetto agli obiettivi del protocollo di Kyoto e siamo lontani dagli obiettivi del pacchetto clima. Il carbone non va demonizzato - spiega Della Seta - però tra tute le fonti fossili è sicuramente quella che ha il potenziale clima - alterante maggiore.

E' una fonte accettabile, soprattutto nel caso di riconversione, soltanto nel caso in cui contemporaneamente ci siano i Ccs. Al contrario si tratta di fare una scelta contro l'interesse nazionale, contro l'interesse del nostro paese. L'italia ha interesse a camminare molto più velocemente verso l'innovazione energetica. Oltretutto la riconversione di Porto Tolle è paradossale visto che a pochi km da quel sito, da pochi mesi, è entrato in funzione il più grande gassificatore italiano. Quindi, semmai, lì ci si sarebbe dovuti muovere verso una riconversione della centrale a gas, non certamente a carbone - afferma il senatore democratico che conclude - Sono favorevole a che in italia vengano realizzati dei gassificatori, ma se poi questi non vengono utilizzati per ridurre l'inquinamento non si capisce a cosa servono".

NORA: aggiungiamo che alla centrale di Vado Ligure, il metanodotto è già allacciato da anni

Roberto Della Seta (PD) Agenzia Parlamentare

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